Colpo di scena nella vicenda dell’inchiesta ‘Garden’ che ha visto l’arresto di 25 persone tra cui Borghetto Cosimo, Borghetto Eugenio detto “Gino”, Bevilacqua Francesco, Cacopardo Giovanni, Catanzariti Armando, Condemi Giuseppe, Ferrante Francesco, Filocamo Maurizio, Guasby Badr, Iaria Carmelo Rocco, Idotta Antonino, Latella Angelo, Latella Paolo, Malaspina Vincenzo, Melchionna Felice, Mento Giovanbattista, Passalacqua Santino, Pennestrì Fabio, Perla Matteo detto “Giorgio”, Polimeno Nicola Danilo, Saraceno Francesco, Tripodi Aldo, Iaria Bruno e Familiari Antonino. Nella corposa ordinanza sono contenute ben 50 pagine dedicate alle inchieste giornalistiche di Klaus Davi e all’impatto che hanno provocato all’interno della cosca Borghetto, ma che curiosamente non sono state menzionate durante la conferenza stampa della procura tenuta in data 14 novembre 2023.
Intanto l’affiliato che aveva anticipato l’operazione della Dda in una serie di telefonate a Klaus Davi, a fine settembre scorso si è rifatto vivo, ma questa volta tramite uno scritto. “Klaus, solo per dirti che non figuro tra i 25 arrestati” è la frase contenuta nel messaggio dell’affiliato il quale dunque, a suo dire, sarebbe ancora libero. Proprio lui a fine settembre aveva annunciato a Davi che di lì a poco sarebbero avvenuti alcuni arresti e tra i fermi aveva vaticinato anche il proprio, cosa che evidentemente non si è poi avverata (audio al link https://www.youtube.com/watch?v=JHlGAhHwmvs&ab_channel=KlausCondicio).
Una vicenda, quindi, che si tinge ulteriormente di giallo visto che il 26 settembre 2023 alla scuola primaria Carducci di Reggio Calabria alcuni genitori avevano trovato anche dei bossoli indirizzati proprio a Klaus Davi. Intervistato dalla radio israeliana ‘Arutz Sheva’ mentre raccontava l’episodio Klaus ha svelato: “L’unica telefonata che ricevetti fu quella del Questore il giorno del ritrovamento dei bossoli. Mi disse che avrebbero indagato e che mi avrebbero fatto sapere, da quel momento non ho ricevuto più nessuna notizia”. “No news good news” ha infine commentato il giornalista e massmediologo all’emittente ebraica. Davi ha anche parlato dei rapporti fra Calabria e Israele: “È una regione molto legata allo stato di Israele per una serie di motivi, sia culturali che religiosi. Si potrebbero sviluppare molte potenzialità – ha concluso Davi – potenzialità che sono state capite e valorizzate dal presidente Roberto Occhiuto”.