“La denuncia del Sindacato delle Professioni Infermieristiche, Nursind Cosenza, sui problemi relativi alla mancanza di personale che affligge l’Rsa Medicalizzata dell’ospedale Cosentino di Cariati, non può restare inascoltata. In ballo c’è la tenuta di una delle strutture fiore all’occhiello del territorio del basso Jonio cosentino, in questo momento stretta nella morsa del rischio chiusura per la cronica mancanza di personale.
Il personale che opera attualmente nell’Rsa è sottodimensionato e vive grandi disagi con ritmi di lavoro impossibili a stretto contatto con degenti, persone anziane non autosufficienti, che hanno bisogno di mille attenzioni e di un clima il più possibile confortevole.
Invece gli infermieri e gli Oss presenti devono organizzare la loro attività su tre turni da 24 ore. Una condizione di lavoro vergognosa che inficia le più elementari regole e linee guide ministeriali, e che pure continua a verificarsi da tempo senza che gli organi competenti prendano in considerazione la problematica.
Serve portare avanti tutte le strategie atte alla risoluzione dei problemi, come per esempio lo scorrimento delle graduatorie, per dare sollievo e far ripartire in maniera degna l’Rsa medicalizzata dell’Ospedale di Cariati. Ad oggi ci preme sottolineare che le politiche sanitarie del centro destra in Calabria si sono fermate alla mera propaganda, laddove non hanno prodotto altri scempi e ulteriori disfunzioni in un sistema sanitario già altamente provato”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise.