“L’intervista inutilmente difensiva del prof. Luigino Sergio è così generica e, quindi, debolissima da non meritare alcun commento. Accademica perché priva di concretezza al pari del suo studio frutto di ben sette mesi di faticoso lavoro, che si caratterizza per la superficialità con cui tratta gli argomenti, sia tecnici che finanziari, e l’automaticità a cui fa pervenire i risultati; di fatto dalla fusione, secondo Luigino, scaturirebbero solo vantaggi e benefici per tutti. L’uscita di Luigino conferma poi la parzialità della sua posizione. Richiamiamo, pertanto, ripubblicandola, la nostra nota di censura del cosiddetto studio di fattibilità del 3 dicembre u.s, il cui contenuto demolitorio del lavoro di Sergio rimane integralmente valido. La difesa di Luigino è così generica, le sue conclusioni così eteree e non dimostrate (mai sottoposte a verifica), da divenire un vero e proprio j’accuse a sé stesso. Con uno sforzo immane, perché nulla c’è da replicare, rassegniamo una considerazione ed un quesito. La considerazione: nel corso della sua affannosa difesa Luigino afferma che tutti i presunti benefici derivanti dalla gestione comune dei servizi si sarebbero potuti raggiungere attraverso l’Istituto dell’Unione dei Comuni che noi proponiamo. Polemicamente, però, il Sergio si chiede perché l’Unione non si è realizzata sinora. Evidentemente, i mentori di Luigino non lo hanno informato che la nostra proposta è antica, conta molti anni, per come testimoniano infinite note stampa e delibere di consiglio comunale. Il quesito: chi ha incaricato Sergio di redigere lo studio e quanto è costato? Attendiamo risposte. Da Sergio e non solo”.
Così in una nota le associazioni che compongono il Comitato Cittadino di Rende:
RendeSì, Rende l’Idea, Missione Rende, La Primavera di Rende, InnovaRende, AttivaRende, Federazione Riformista di Rende, Laboratorio Politico “Carlo Rosselli”, Partito Socialista Italiano di Rende, IdM Rende, Movimento Civico Rende, Aria Nuova-Rende Centro Storico, Associazione La Fenice-Centro Storico