“Abbiamo proposto all’amministrazione comunale e al Sindaco Minò – scrive in una nota il gruppo consiliare Lampare del Comune di Cariati – l’adozione di una buona strategia partecipativa e di strumenti atti all’inclusione di ogni fascia sociale.
Lo abbiamo fatto perché pensiamo che l’associazionismo e il coinvolgimento diretto dell’intera comunità sia l’unico mezzo per ottenere un concreto miglioramento del Paese. Sul nostro territorio sono, infatti, presenti associazioni che potrebbero offrire apporto tramite l’istituzione del Forum delle Associazioni, ma anche giovani (ancora per poco), soggetti a rischio di esclusione o caratterizzati da disagio conclamato, ed emigrati da integrare in modo effettivo nel tessuto sociale.
L’Italia, nel 1992, all’interno della Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo (Vertice della Terra di Rio de Janeiro), ha sottoscritto un documento contenente gli impegni che — in campo ambientale, economico e sociale — una comunità locale assume per il 21° secolo, attribuendo la stessa importanza alla protezione dell’ambiente, allo sviluppo economico e a quello sociale.
Nel 1994, con la conferenza ad Aalborg abbiamo la Carta delle Città Europee per uno sviluppo durevole e sostenibile, in cui le città europee firmatarie si impegnano a promuovere, nelle rispettive collettività, il consenso sull’Agenda XXI in piani di azione locale.
Di questa, in particolare, riportiamo il punto I.3 ”Strategie locali per un modello urbano sostenibile”: «Le città sono convinte di rappresentare la più ampia unità in grado di affrontare inizialmente i molti squilibri urbani, da quelli architettonici a quelli sociali, economici, politici, ambientali e delle risorse naturali che oggi affliggono il mondo e, al tempo stesso, la scala più piccola alla quale i problemi possono essere risolti positivamente in maniera integrata, olistica e sostenibile. Ogni città ha la sua specificità e, pertanto, occorre che ciascuna trovi la propria via alla sostenibilità. Il loro compito è quello di integrare i principi della sostenibilità nelle rispettive politiche e partire dalle risorse delle diverse città per costruire appropriate strategie locali».
Importante è anche il punto I.13 ”Il ruolo fondamentale dei cittadini e il coinvolgimento della Comunità”, che ricorda, appunto, la condivisione delle responsabilità dell’attuazione del programma tra tutti i settori della Comunità, l’azione delle città che si fonda sulla cooperazione tra tutti gli attori interessati, l’accesso alle informazioni e la condizione di partecipazione di tutti i cittadini al processo decisionale locale.
E sempre nell’ottica di un reale sviluppo locale durevole nel tempo, ricordiamo lo Statuto Comunale della nostra Città, in particolare Capo II, Art. 15 («Il Comune allo scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva può promuovere l’elezione del Consiglio Comunale dei ragazzi ») e Capo II Art. 15/bis: «Allo scopo di favorire l’integrazione degli immigrati, il Comune può promuovere l’istituzione del Consiglio Comunale degli immigrati residenti nel nostro Comune»).
Gli strumenti utili alla Comunità, alla sua coesione e al suo miglioramento, – conclude la nota – dunque, ci sono. E ci auguriamo che l’amministrazione sappia istituirli e promuoverli”.