L’associazione Politico-Culturale Innoviamo esprime dubbi e perplessità riguardo la convocazione del consiglio comunale di oggi, lunedì 23 ottobre. In particolare, sono due i punti su cui si concentra la nota di Innoviamo: la tempistica dell’intervento del Comune e lo scontro istituzionale.
“Una seduta che di straordinario ha ben poco visto che è stata convocata fuori tempo utile per qualsiasi tipo di decisione e che addirittura pone il Comune di Montalto in uno scontro istituzionale con la Provincia di Cosenza e con la Regione Calabria, di cui francamente non ne sentiamo il bisogno” – dichiara in una nota Innoviamo.
“Ci sembra di rivivere – continua la nota – le pagine più grigie di questa amministrazione vissute allorquando il sindaco ebbe da schernire i colleghi della Media Valle del Crati per aver sostenuto la fermata del treno Frecciargento presso la stazione di Torano Castello. In quell’occasione il Primo cittadino disse che per loro, cioè per oltre quaranta sindaci, manifestare a favore della fermata del Frecciargento Sibari – Bolzano, sarebbe stata una delle poche occasioni per mettersi in mostra sui media. Affermazioni pronunciate durante una seduta del consiglio comunale montaltese che ebbe grande eco non solo nella Valle del Crati ma in tutta la provincia mettendo in cattiva luce la prima istituzione montaltese”.
Le tempistiche. “Questa amministrazione – rileva Innoviamo -, continua ad arrivare tardi e in malo modo procurando imbarazzo alla città. Eclatante fu quando inviò a Rfi, due giorni dopo la scadenza, le osservazioni dei cittadini da inserire nel documento del dibattito pubblico. In quell’occasione l’amministrazione dovette chiedere a Rfi la “cortesia” di fare un’eccezione sulla scadenza. Oggi che contesta il piano di dimensionamento scolastico, ecco arrivare la consueta modalità. Si chiedono delucidazioni solo dopo l’approvazione del piano e addirittura diversi giorni dopo che il documento è stato inviato alla Regione Calabria. Ma è possibile lavorare in questo modo?”.
I dubbi di Innoviamo si infittiscono se si pensa alle occasioni di utilizzo dello strumento del consiglio comunale straordinario
“Conoscendo il modus operandi di quest’amministrazione – spiega Innoviamo -, facciamo fatica a non pensare che questa convocazione sia solo strumentale per un attacco politico alla nostra referente in consiglio comunale, la consigliera Pina Sturino, e spieghiamo il perché. In passato più volte è stato chiesto e da diversi consiglieri di affrontare diverse problematiche attraverso una seduta straordinaria. Non ci si faccia la lezione sulle modalità di richiesta di convocazione delle sedute straordinarie, sappiamo tutti come funzionano certe cose. A memoria, ci risultano cadute nel vuoto le richieste di sedute straordinarie per la chiusura dello sportello bancario a Montalto centro, per i tirocinanti e per questioni spinose come la “Città Unica” e la collocazione del nuovo ospedale”. “Ovviamente – continua la nota di Innoviamo -, ci auguriamo di essere smentiti oggi pomeriggio in consiglio comunale. In tal caso, saremo pronti a riconoscere la nostra maliziosità, diversamente saremo costretti a rilevare che gli interessi della campagna elettorale prevaricano quelli per il bene comune, andando persino a screditare i rapporti con le istituzioni superiori”. “Auspichiamo, tuttavia, un dibattito onesto e leale soprattutto nei confronti delle istituzioni e delle leggi vigenti perché chiedere alla consigliera provinciale Pina Sturino di intervenire contro le normative non ci sembra politicamente ed eticamente corretto. Oltretutto, abbiamo il sospetto che se avesse fatto ciò, sarebbe stata presa di mira con le solite illazioni di bassa leva come l’opportunismo, la visibilità e la sovraesposizione mediatica. Temi cari a questa amministrazione che ne fa uso e consumo a proprio piacimento per denigrare l’avversario politico quando non si sa cosa rispondere, oppure per manifestare le gioie (poche) per i propri risultati amministrativi (pochissimi)”. “In ogni caso – conclude l’associazione – saremo presenti alla seduta consiliare per sostenere l’onestà intellettuale della nostra referente e per avere conferma o meno dei nostri dubbi”.