La Calabria e la Sila Greca hanno bisogno di tornare a salvaguardare il patrimonio boschivo e ambientale attraverso appositi presidi territoriali. Il ripristino degli operai idraulico-forestali può e deve rappresentare una risposta all’emergenza incendi boschivi e alla tutela dell’ambiente. Reinserire queste figure, inoltre, significherebbe dare ai piccoli comuni, soprattutto quelli dell’entroterra, la possibilità di dare un futuro occupazionale ai giovani e contare su professionalità che contribuiscano al mantenimento del patrimonio verde urbano e al graduale risanamento del territorio dal dissesto idrogeologico.
È quanto dichiara il Sindaco Aldo Grispino informando che il Consiglio Comunale ha adottato nelle scorse settimane la petizione popolare, promossa da responsabile del circolo cittadino di FDI Antonio Madeo, trasmessa alla Regione Calabria ed al Governo e nei giorni scorsi consegnata anche in Cittadella a Catanzaro nelle mani dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo che ne ha condiviso le finalità.
C’è un dovere da parte dello Stato – precisa il Sindaco – che è quello di tutelare il paesaggio e il patrimonio naturalistico storico della nazione. Con la soppressione del presidio degli operai idraulico-forestali ci siamo trovati di fronte ad un problema gigantesco in quanto nessuno più, ad esempio, tutela le nostre riserve boschive dagli incendi estivi. Non si fanno più potature, non si perlustrano i boschi, non ci sono più le aree di taglio fuoco che un tempo consentivano di domare gli incendi senza che gli stessi si estendessero per centinaia di ettari distruggendo grandi tratti del patrimonio arboreo.
Non solo, l’assenza degli operai idraulico-forestali – aggiunge Grispino – ha di fatto incentivato la mafia dei boschi. Occorre restituire ai territori – conclude – un presidio fondamentale per la tutela del territorio.