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Vicenda sede Auser, Federazione Riformista di Rende: “No a zona distante dal centro”

“La vicenda della sede Auser si complica. Dopo aver assegnato alla predetta i locali di piazza Matteotti, come proposto dalla nostra Federazione, destinati sulla carta alla Protezione Civile, ma mai utilizzati a tale scopo, i signori Commissari Straordinari hanno dirottato l’Auser e gli anziani, ad essa iscritti, a c.da Dattoli, mettendo a disposizione il Centro Sociale. Dattoli è una pittoresca contrada rendese, molto distante dal centro città, storicamente nota per le sue “pietre” molto particolari, utilizzate per realizzare il “Presepe”.

Ma come è possibile proporre ad un’associazione che cura persone pensionate di trasferire la propria sede in una zona distante dal centro, dove risiedono gran parte degli iscritti e, per giunta, difficilmente raggiungibile, anche perché non gode di un idoneo servizio pubblico di trasporto? Ricordiamo a noi stessi che l’Auser cura i predetti anziani sotto tutti i profili: apprendimento culturale superiore ed universitario, sociale, sportivo, di aggiornamento tecnologico, ecc. Sembra di rivedere il film girato durante la pandemia quando la giunta Manna, nello sconcerto generale, trasferì il centro vaccinale dal palazzetto dello sport proprio a Dattoli. Poiché non è corretto mettere in discussione la buona fede altrui, riteniamo che i Commissari siano stati informati male. Li invitiamo, pertanto, a rendersi personalmente conto della logistica di Dattoli ed a rivedere con urgenza il provvedimento di assegnazione della sede all’Auser, privilegiando la soluzione di piazza Matteotti, che rimane in assoluto la migliore possibile, fatte salve controindicazioni che, però, a noi sfuggono e che, nel caso, dovrebbero essere rese pubbliche.
Noi abbiamo rispetto per i signori Commissari. La nostra linea è e sarà quella di sostenerli quando emettono provvedimenti da noi ritenuti giusti (come la sospensione dell’efficacia del PSC, sul quale torneremo), ma, ugualmente, di criticarne l’agire allorché si materializzerà in atti non condivisibili, come nel caso di specie.

La democrazia rappresentativa a Rende è temporaneamente sospesa. Ma la politica, per quanti hanno cultura e passione civile, rimane viva, soprattutto quando deve scendere in campo in difesa di parti vitali della società come gli anziani, che non sono certamente “un carico residuale” della comunità. A tal proposito, ci piace ricordare che uno degli elementi da tener presente, per ottenere vantaggi nella revisione del Patto di Stabilità, è costituito da riforme e progetti per rafforzare l’inclusione e la protezione dei soggetti più vulnerabili, tra i quali proprio gli anziani.

Anche se trattasi di argomento assolutamente diverso, si coglie l’occasione per chiedere un intervento urgente sulle cosiddette PEZ, diventate, ancor più di prima, mini discariche a cielo aperto, nello sconcerto e nel disagio della cittadinanza tutta”.

E’ quanto si legge in una nota a firma Maria Pia Galasso, Segretario Federazione Riformista di Rende, Fabio Liparoti, Vice-segretario Federazione Riformista di Rende, e Clelio Gelsomino, Presidente Federazione Riformista di Rende.

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