“È intollerabile e inqualificabile l’aggressione subita dal primo cittadino di Carolei, Francesco Iannucci. Il sindaco del comune in provincia di Cosenza è stato preso a schiaffi e a calci da un cittadino a cui non è stata ricaricata la social card. Sono troppi i casi in cui coloro che hanno responsabilità amministrative subiscono episodi di violenza o intimidazioni, e nonostante i numeri dei casi siano diminuiti, da come si rileva nell’ultimo Rapporto “Amministratori sotto tiro” dell’Associazione Avviso Pubblico, il fenomeno diventa sempre più preoccupante. I sindaci e gli amministratori locali vivono quotidianamente fianco a fianco di famiglie costrette a situazioni di assoluto disagio, sociale e umano e sono anche i primi bersagli contro i quali spesso viene scaricata la rabbia generata dalla disperazione. Anche la cancellazione del reddito di cittadinanza per motivi “ideologici” da parte del governo Meloni, senza che venisse sostituito da una misura adeguata ha contribuito a scatenare una guerra tra poveri che rischia di degenerare. Si tratta di avvisaglie non più tanto sporadiche che devono far riflettere per evitare la deflagrazione di un disastro sociale. Se si eliminano le misure di sostegno si mette a rischio la sopravvivenza dei nuclei familiari più bisognosi. Sono assolutamente d’accordo con il coordinatore regionale di Avviso Pubblico, la rete nazionale degli amministratori contro mafie e corruzione, Giuseppe Politanò, sul fatto che a questo punto non si può più esprimere solo dispiacere e vicinanza. Non basta più. Non era sufficiente ieri e, a maggior ragione, non lo è più oggi. Non possiamo più fermarci solo alle formalità, occorre andare oltre dando risposte adeguate e offrendo soluzioni praticabili, questo è il vero compito della Politica. Dobbiamo saper ricucire un rapporto ormai sfilacciato tra cittadini e istituzioni e non lasciare mai da soli sindaci e amministratori, che rappresentano il vero baluardo della legalità sul territorio”.
Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Gruppo Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Antindrangheta in Consiglio Regionale.