Dopo oltre dieci anni torna alla sua piena funzionalità lo storico meccanismo dell’orologio inserito nella torre che sovrasta la città e risalente al 1875.
Già giorni scorsi, alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale e funzionari del comune avevano effettuato un sopralluogo con un tecnico specializzato arrivato da Catania il quale ha visitato la torre dell’orologio per un controllo al fine di prendere coscienza del da farsi in vista dell’intervento di ripresa della piena funzionalità dello stesso e si è complimentato per la storicità e la particolare fattezza del meccanismo. Il meccanismo, infatti, è fermo da alcuni mesi mentre i famosi “cinti ntinni” (i “cento rintocchi” suonati tre volte al giorno) non si sentivano più da anni sia a causa della difficoltà del suo funzionamento e sia del fatto che è difficile trovare manodopera altamente specializzata.
Da martedì, però, le cose sono cambiate. L’intervento dei tecnici siciliani è andato a buon fine e l’orologio ha ripreso a funzionare a pieno sia segnando le ore, sia scandendo l’incedere con i classici suoni di campana che tanto mancavano alla comunità. Non è un caso che Gino Bloise giornalista, politico, scrittore e poeta, scrisse proprio un componimento dal titolo “u dirlogi” dove l’orologio, che secondo la leggenda è stato costruito dai briganti in una sola notte insieme al campanile, per tale motivo, si è pensato ad un possibile collegamento a riti magici, diventa utile strumento per il richiamo alla memoria di gioiosi ricordi infantili.
L’ultimo sopralluogo per limare gli ultimi dettagli s’è tenuto proprio martedì mattina, oltre ai tecnici catanesi hanno partecipato il sindaco Giovanni Papasso, il responsabile dell’Urbanistica Tonino Iannicelli e il geometra Lorenzo Piccoli.
L’orologio, composto da tre treni o cilindri, suoneria ore, suoneria quarti e movimento centrale con pendolo, scappamento a chevilles, pendolo pesante battente il secondo e suoneria a rateau alla francese è di grande valore. Né del meccanismo, né degli esterni è stato toccato nulla, anzi, l’obiettivo è stato quello di rifunzionalizzarlo e fare di tutto affinché si conservi caramente il materiale storico e per poterne farne un museo. Da martedì, quindi, i cento rintocchi sono tornati a suonare alle otto meno dieci, a mezzogiorno meno dieci e a mezzanotte meno dieci per la felicità di tutta la comunità.
«Siamo felici – ha detto il sindaco Papasso – manteniamo una promessa fatta alla città nel corso della Notte Bianca 2022 quando avevamo detto ai cittadini che entro la prossima Notte Bianca l’orologio avrebbe ripreso a funzionare. Così è stato. La comunità ritrova un elemento identitario ma non ci fermiamo qui: nei prossimi giorni partirà l’intervento di restauro della torre mentre a breve contiamo di ripristinare del percorso pedonale che porta all’orologio e alla Pietra del Castello».