Il sindacalista della UIL di Cosenza è stato eletto dai componenti del Comitato in rappresentanza delle varie associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali e rimarrà in carica per quattro anni. Opereranno con lui nel Comitato anche Ciriaco Biondi, componente della segreteria territoriale della UILA cosentina e Marco Pacenza Coordinatore UILTEC Cosenza.
Ad Armando Tocci vanno le congratulazioni di tutta la UIL per questa prestigiosa nomina e un augurio a lui e a tutto il Comitato Consultivo Provinciale INAIL per un proficuo lavoro nel perseguimento degli obiettivi di sicurezza e tutela dei lavoratori. Le Congratulazioni ad Armando Tocci, arrivano anche dal Segretario Generale della UIL di Cosenza, Paolo Cretella “una scelta che corona una lunga esperienza sindacale che sicuramente porterà un valore aggiunto alla guida di questo Co. Co. Pro.”. Il Comitato Consultivo INAIL può rappresentare un importante pilastro per il contrasto al fenomeno infortunistico nella provincia. In questo contesto, il Co.co.pro avrà il compito di proporre, di concerto con il Direttore di Sede, iniziative volte ad affrontare particolari fenomeni locali che coinvolgono l’intera gamma dei servizi prestati dall’INAIL. Dobbiamo puntare molto sulla formazione e informazione rivolta ai lavoratori e ai datori di lavoro per realizzare una diffusione sul territorio della cultura della sicurezza e della legalità con delle iniziative che coinvolgano sempre più le istituzioni scolastiche. Il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è uno degli aspetti più delicati, e purtroppo a volte davvero tragici, che riguarda le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori. Come UIL in questi anni siamo stati fortemente impegnati in una campagna di sensibilizzazione sui luoghi di lavoro intitolata “Zero Morti sul Lavoro”, tante le iniziative portate avanti in questi anni, dalle giornate nelle scuole, al camper itinerante della sicurezza sui luoghi di lavoro, ma siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare. Siamo convinti, infatti, che il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro debba essere affrontato, innanzitutto, sul terreno della sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dell’educazione dei giovani. È una questione culturale che richiede un approccio formativo e di consapevolezza collettiva di cui si avverte la mancanza. Molti considerano gli infortuni sul lavoro una sorta di fatalità inevitabile o, peggio, di tributo da pagare agli inarrestabili processi produttivi e alle sue logiche di profitto, ma non può e non deve essere così. La vita è sacra ed è inaccettabile che si possa ancora morire di lavoro.