La Procura della Repubblica di Castrovillari ha disposto l’autopsia sul corpo di Denise Galatà, la studentessa diciannovenne morta dopo essere finita nelle acque del fiume Lao, a Laino Borgo, mentre faceva rafting insieme ad alcuni compagni.
L’iniziativa del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, Simona Manera, ha lo scopo di accertare le cause del decesso della giovane, sbalzata nel fiume dopo l’urto tra il gommone sul quale si trovava la giovane insieme ad alcuni compagni ed insegnanti e quello che lo precedeva.
Il corpo senza vita della studentessa é stato trovato e recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco che fin da quando era stato lanciato l’allarme si erano attivati per le ricerche della ragazza. A Laino Borgo si trova, insieme ad altri familiari, il padre della giovane, che ha atteso sulla riva del fiume Lao l’arrivo dei vigili del fuoco con il corpo senza vita della figlia.
“Le indagini in corso riguardano sia l’accertamento preciso delle cause della morte di Denise Galata’, sia l’esatta ricostruzione della dinamica dell’incidente e della programmazione ed esecuzione dell’attivita’ nel corso della quale si e’ verificato il decesso”. E’ quanto precisa, in una nota, il procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, in merito al decesso della studentessa diciottenne avvenuto nel pomeriggio del 30 maggio scorso, durante un’escursione sul fiume Lao, nel Cosentino.
La procura precisa che “la centrale operativa della compagnia Carabinieri di Castrovillari ha ricevuto la segnalazione della scomparsa della giovane “effettuata da una delle guide che erano presenti durante l’escursione di rafting sul fiume Lao partita da Laino Borgo con arrivo a Laino Castello. La ragazza faceva parte di un gruppo di 40 persone, – si precisa ancora – composto da altri 35 studenti e 4 insegnanti del Liceo Statale Giuseppe Rechichi di Polistena (RC) che aveva organizzato l’escursione con la ASD Canoa Club Lao Pollino di Laino Borgo. Durante la gita scolastica, per cause in corso di accertamento, la giovane cadeva nel fiume Lao da uno dei 7 gommoni guidati da 9 istruttori”.
Il piano di ricerche e’ stato immediatamente avviato “e le attivita’, condotte fino al calare della luce, sono state condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza congiuntamente ai Vigili del Fuoco ed al Soccorso Alpino Calabria, con l’impiego anche di un elicottero dell’Aeronautica Militare. Dopo aver individuato il luogo in cui e’ partita la segnalazione, i militari dell’Arma ed il personale specializzato – scrive il procuratore – hanno recuperato tutti i partecipanti all’escursione, aiutandoli a risalire la ripida sponda del fiume con le corde, e contestualmente hanno battuto la zona per la ricerca dell’unica studentessa che mancava, ritrovando solo il gommone sul quale sedeva. Le operazioni di rintraccio sono poi riprese all’alba del 31 maggio 2023, impiegando anche i droni dei Carabinieri Forestali. Nel primo pomeriggio, il personale specializzato dei Vigili del Fuoco che nel frattempo a bordo dei gommoni stava attraversando il percorso fluviale, ha rinvenuto il corpo esanime della ragazza”.
Il procuratore assicura che con immediatezza si procedera’ “a tutti gli accertamenti, anche tecnici, necessari per acquisire gli elementi informativi sui temi sopra indicati. In via assolutamente primaria saranno svolti gli accertamenti medico-legali per consentire la piu’ rapida restituzione possibile della salma della povera vittima ai suoi familiari”.
Le indagini “sono gia’ in corso dal momento della comunicazione della scomparsa della giovane e vedono impegnati i Carabinieri di Castrovillari e sono seguite, – e’ scritto – in ogni loro sviluppo ed al fine di garantirne la dovuta celerita’, direttamente dal Procuratore della Repubblica”.