L’Università della Calabria (UNICAL), tramite il proprio Servizio di Counseling Psicologico di Ateneo (SCPA), ha ottenuto un importante riconoscimento dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha finanziato 21 progetti sperimentali a valenza e impatto nazionale in materia di prevenzione e contrasto delle dipendenze comportamentali e da sostanze nelle giovani generazioni. Tra questi “#UNInDipendenti – Università che promuove la salute”, il progetto di prevenzione e contrasto alle dipendenze comportamentali, sarà presentato dalla prof.ssa Angela Costabile e dal Dott. Martino Rizzo Direttore Sanitario ASP di Cosenza, partner del progetto, in conferenza stampa domani, giovedì 30 marzo alle ore 11.00 presso la SALA A (Aula Magna) dell’Università della Calabria. Interverranno il dott. Roberto Calabria – Direttore f.f. U.O.C. Ser.D ASP Cosenza, la dott.ssa Maria Francesca Amendola – Responsabile Unita Operativa Alcologia CS, il dott. Francesco Craig – Ricercatore deII’Università della Calabria. Concluderà i lavori il Consigliere Regionale on. Pasqualina Straface, Presidente Commissione Sanità in Consiglio Regione Calabria, con delega alle Dipendenze Patologiche.
La situazione della diffusione delle dipendenze da sostanze e/o da comportamenti è una sfida ampiamente aperta sia per il sistema sanitario nazionale che per gli Atenei italiani. La giovane età adulta, considerata nell’arco temporale tra i 18 e i 25 anni di età, può essere un periodo di transizione stressante poiché è pieno di instabilità a causa di cambiamenti nell’istruzione, nelle modalità di vita e nelle relazioni. Questo periodo di vulnerabilità, caratterizzato da cambiamenti biologici ed evolutivi, coincide con l’età di ingresso all’università. Tale progetto si focalizza sugli/sulle studenti/studentesse universitari/e, pertanto rappresenta un’opportunità unica per la realizzazione di strategie innovative rivolte alla lotta alle dipendenze, all’emergere delle nuove dipendenze, al fattore della comorbilità e all’esistenza di nuove sostanze che impongono la necessità di ripensare complessivamente la logica degli interventi.
La Prof.ssa Angela Costabile, delegata del Rettore per Counseling Psicologico Universitario e responsabile presso la Crui per lo stesso servizio è la responsabile scientifica del progetto. Obiettivo è progettare un programma di prevenzione e intervento per le dipendenze comportamentali e da sostanze tra i giovani, con particolare attenzione agli/alle studenti/studentesse dell’UNICAL. Il progetto prevede la collaborazione con il Servizio Dipendenze e il Servizio di Alcologia della ASP di Cosenza mira a potenziare le attività del SCPA (Servizio di Consulenza Psicologica di Ateneo), condurre un’indagine epidemiologica, programmare interventi di peer-education, costruire una rete integrata e valutare l’efficacia di interventi “evidence based”. Gli obiettivi specifici proposti sono volti a promuovere e sensibilizzare sulla cultura della salute, riconoscendo nelle dipendenze patologiche, sia quelle da sostanza o alcol sia quelle altrettanto diffuse da comportamenti e nei fenomeni di violenze associati ad esse, una grave condizione di rischio sanitario e sociale
Il risultato rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto dal Servizio di Counseling dell’Università della Calabria che, da sempre, si impegna a fornire supporto e assistenza a studenti/studentesse e alla comunità universitaria. Grazie alla formula vincente dell’idea di “Campus”, che risale al non lontanissimo 1968, oggi l’UNICAL è un punto di riferimento del territorio che fa leva sulla vivacità e sulle risorse dell’accademia per valorizzare e promuovere il tessuto calabrese, con iniziative di ricerca e didattiche sempre attente alle esigenze della società. Pertanto, Il “Campus” UNICAL rappresenta il luogo adeguato per programmi di educazione sulla salute e di formazione specifica rivolti ai giovani e alle giovani universitari/e all’intera comunità universitaria, in grado di fornire loro gli strumenti necessari per fare scelte consapevoli e responsabili. In questo modo, si può contribuire alla promozione di stili di vita sani e alla diffusione di una cultura della prevenzione, a tutela della salute e del benessere degli studenti e dell’intera comunità accademica.