“Sono tante le donne importanti nella Storia, mi vengono in mente Giovanna d’Arco, Margaret Thatcher, Artemisia Gentileschi, Nilde Iotti, ed altre.
Ma, per restare ai nostri tempi, mi viene in mente una grande Donna, seppur bassa di statura, una “capitana coraggiosa”, di umili origini, che ha fatto tanta strada da sola, Giorgia Meloni, primo Presidente del Consiglio donna della storia d’Italia. La cui foto da ieri, peraltro, campeggia nella sala delle donne di Montecitorio. “Sic parvis magna”, scriverebbe Virgilio.
Una donna che ha decisamente rotto ogni tetto di cristallo.
Dopo di Lei, qualche giorno fa la nomina all’unanimità dal plenum del Csm di Margherita Cassano, Primo Presidente (donna) della Corte di Cassazione, la carica più alta nella magistratura. Oppure l’elezione di Elly Schlein primo segretario donna del Partito Democratico. Con alcuni distinguo: intanto per un ritardo decennale rispetto alla destra italiana (Fratelli d’Italia già nel 2012 ha eletto una donna a presidente del partito, però all’unanimità….); e poi perché circa metà del suo popolo ha scelto un uomo!
Da ieri, inoltre, anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza ha il suo primo Presidente donna, Ornella Nucci, alla quale va il mio augurio di buon lavoro proprio in questa giornata, insieme a tutti i componenti del COA. E ciò, per restare alle nostre latitudini, potrebbe aprire anche la strada ad un ipotetico e futuro primo Sindaco donna della città di Cosenza. Chiaramente di centrodestra. Quel centrodestra che in Calabria ruppe già alcuni tetti di cristallo, portando il primo Presidente donna della Regione, la compianta Jole Santelli, ed a Cosenza il primo presidente donna della Provincia, Rosaria Succurro.
Ciò dimostra che la destra italiana, in tema di diritti o rispetto verso le donne, non ha bisogno di lezioni da nessuno. Mentre, infatti, in Italia negli ultimi anni si disquisiva su diritti delle donne, quote rosa, battaglie di genere, femminismo, maschilismo, parole o cariche al femminile, desinenze, asterischi, e capovolte ə, la destra (in religioso silenzio, quella “maggioranza silenziosa”) andava avanti, cambiava il mondo, rompeva tetti di cristallo, e tutti gli altri rimasero seduti a guardare!
Perchè da questa parte del campo vige da sempre una regola: chi vale vola, a prescindere dal genere o dalla desinenza. Il ruolo non deve essere una “concessione”, ma deve essere guadagnato sul campo. Creando ovviamente pari condizioni.
Auguri Donne d’Italia, forza della nostra Nazione.
Viva le donne. Viva la forza delle donne!”
Lo afferma in una nota Michele Arnoni, Dirigente Provinciale Fratelli d’Italia Cosenza.