“Quando si parla di coesione, come per il tribunale, la si dovrebbe estendere a tutti i grandi temi. Quella coesione che implica la partecipazione della famosa filiera istituzionale, ma non quella che “blocca” la città, bensì quella propositiva che dovrebbe fare da megafono su tutti i grandi temi (Enel, Porto, SS 106) per il bene della città e del territorio.
Sulla SS 106 siamo stati sempre molto chiari sul fatto che la Città né avrebbe subito scelte e né avrebbe compromesso il suo sviluppo urbano ed economico. Diciamola tutta, se oggi si parla in città della SS106 – dopo la conferenza dei servizi di maggio 2000, ben 22 anni fa, e qualche altra timida interlocuzione – è proprio per quella chiamata all’impegno di ANAS di luglio 2019 del Sindaco Stasi e della prima Amministrazione della Città unica.
Un’opera attesa da così tanto tempo non poteva non tenere conto dei due Scali cittadini e della necessità di contenerne l’impatto recependo intuizioni progettuali su misura per gli attraversamenti.
Tutti avremmo preferito l’originario Megalotto 8 ma non ci sono i soldi, gli stessi che non si sono trovati in questi ultimi 22 anni perché probabilmente ha visto le classi dirigenti del passato non avere abbastanza autorevolezza, caparbietà e volontà.
Il Sindaco Flavio Stasi e l’intera amministrazione hanno proficuamente rivendicato il diritto sacrosanto di difendere il nostro territorio e di ottenere il miglior risultato possibile per un’opera che attende da decenni e che consegneremo ai nostri figli.
Più volte e senza tentennamenti ci si è espressi, anche in Consiglio Comunale, e come un disco rotto abbiamo dovuto ripetere sempre le stesse determinazioni anche davanti ad interlocutori evidentemente sordi che non hanno mai compreso la chiarezza di avere un progetto che contemperasse il diritto alla mobilità con il dovere di salvaguardare il contesto urbano.
Sono stati mesi di lavoro incessante e di confronto, talvolta duro, che ha permesso di ottenere risultati inimmaginabili e di cui siamo fieri: gli attraversamenti degli scali non più in rilevato, ma con galleria o viadotto urbano; i parchi pubblici, piazze e parcheggi per integrare gli attraversamenti urbani: svincolo a nord del Coriglianeto per un rapido accesso al Centro Storico tramite la strada del Macello; una rotonda a Boscarello per collegare Schiavonea e Centro Storico; una rotonda a Fabrizio per rivedere l’accesso di via Tirana; l’attraversamento del Cino; l’attraversamento di Seggio; l’attraversamento del Nubrica e se ancora non lo si è capito questo vuol dire avere un lungomare unito per tutta la costa.
Questa nuova idea di tracciato, che ha visto la città finalmente protagonista nelle scelte che la riguardano, prevede altre opere complementari (frutto di interlocuzioni e rivendicazioni), soluzioni meno impattanti con meno consumo di suolo, la connessione con luoghi strategici e il recupero di spazi per la collettività.
Si tratta di modifiche sostanziali e migliorative, che alleggeriranno l’impatto dell’ opera e consentiranno una più armoniosa e fruibile incastonatura. Modifiche che Anas deve tradurre in un progetto a cui dovrà corrispondere il relativo finanziamento.
Auspichiamo in una convergenza, a tutti i livelli, senza manie di protagonismo ed ultimatum allarmistici per attirare l’attenzione, perché se da un lato è vero che un territorio deve correre per recuperare 40 anni di abbandoni e scippi, dall’altro è vero che le deputazioni nazionali di questa città dovrebbero proteggere la Città da ultimatum inverosimili e impegnarsi nel reperire più fondi possibili per l’opera, altrimenti che senso ha averli in parlamento?
Della nuova idea di tracciato frutto dell’operosità e lungimiranza dell’Amministrazione Comunale non possiamo che essere soddisfatti ed ottimisti per il raggiungimento di un risultato storico che contribuisce a dare sempre più autorevolezza alla Terza Città della Calabria e ad una classe dirigente che si assume la responsabilità di scelte ponderate e determinanti per il futuro della collettività e se come il nostro Sindaco ha detto, a giugno andrà a gara l’appalto integrato, non sarà solo una vittoria di Stasi ma di tutta la costa Jonica”.
E’ quanto si legge in una nota dei gruppi consiliari ‘CoriglianoRossano Pulita’, ‘Corigliano Rossano Futura’ e ‘Uniti per Stasi Sindaco’.