di Roberta Mazzuca – Tempi di rinnovo e cambiamento per l’ospedale “Annunziata” di Cosenza, rispetto al quale il commissario straordinario Vitaliano De Salazar, insediatosi da appena 40 giorni, ha esposto questa mattina gli interventi messi in atto per rilanciare il Pronto Soccorso e, insieme ad esso, l’intera sanità territoriale: “Non ho la bacchetta magica, ma sono qui con tutta la voglia di fare con rigore e serietà, senza illustrare scenari meravigliosi, ma con la consapevolezza che l’Annunziata ha tutte le caratteristiche professionali per rilanciarsi”. Un incontro con la stampa avvenuto insieme al commissario straordinario dell’Asp Antonello Graziano, “perché l’offerta sanitaria è unica, ed è inutile essere in stupida competizione” – afferma De Salazar. Un cambiamento partito oggi che si consoliderà nel tempo e di cui il Commissario evidenzia fortemente l’importanza di due fattori, gli investimenti tecnologici e i comportamenti individuali: “La sanità è l’unico settore in cui più aumenti l’offerta più aumenta la domanda, per cui i comportamenti individuali lo rendono un mondo particolare. E allora la mia sfida è di misurarci sui numeri e sulle cose da fare”.
Un nuovo modo di vedere, dunque, anche il rapporto con la stampa e con il territorio, aprendo l’ospedale stesso ai professionisti della comunicazione, e alla comunità tutta, per far conoscere problemi e loro risoluzioni, e operare in totale trasparenza. Un vero e proprio programma di rilancio dell’Annunziata, che prende le mosse dalla riorganizzazione del Pronto Soccorso, ma che guarda all’intera sanità ospedaliera e territoriale. “Ho iniziato dall’emergenza più forte dell’Annunziata, ma il mio compito è quello di mettere in sicurezza l’ospedale sotto tutti i punti di vista, e mettere in condizione i professionisti di operare al meglio”. Presenti, difatti, molti medici e primari, che De Salazar ha richiamato al senso di responsabilità che ognuno di loro dovrà mettere in campo insieme alle tante altre professionalità.
Dai problemi legati allo scoppio della pandemia e al lockdown, a quelli strutturali e di personale, De Salazar ha raccontato nel dettaglio le azioni messe in atto, “per riprendere quell’efficienza che l’Annunziata aveva nel 2019” – afferma. “Quando sono arrivato sono andato subito al Pronto Soccorso, e purtroppo quello che mi dicevano era vero. Allora ci siamo messi immediatamente a lavorare, e abbiamo riorganizzato tutto sia a livello di risorse, che di percorsi medici, che di spazi”.
NUOVI SPAZI: OBI, HOLDING AREA, RIORGANIZZAZIONE DEL TRIAGE E NASCITA DI UN POLO ONCO-EMATOLOGICO
Creati, innanzitutto, nuovi spazi ospedalieri, con l’attivazione dell’OBI – Osservazione Breve Intensiva (10 posti), e l’Holding area (11 posti), un luogo dove i pazienti che arrivano in Pronto Soccorso, a cui si attribuisce un colore di bassa-media intensità, verranno ricoverati al fine di evitare la loro permanenza nell’area delle emergenze.
Operata, poi, una riorganizzazione del triage, “molto importante perché determina il grado di gravità e, quindi, quale cura bisogna dare al paziente. Stiamo puntando molto sulla formazione del personale, con l’adozione di protocolli e linee guida nazionali” – precisa il Commissario.
Già trasferita l’Ematologia e, nella prossima settimana, anche l’Oncologia al “Mariano Santo”, con la nascita di un polo onco-ematologico nella città di Cosenza.
NUOVI POSTI LETTO E NUOVA IDEA DI ACCOGLIENZA
Per quanto riguarda i posti letto presenti nei vari reparti del Pronto Soccorso, dai 24 prima presenti si è passati ad 83, per un’aggiunta quindi di 59 posti letto. Nello specifico, 12 posti sono stati aggiunti all’area Covid, spostata al piano superiore, 10 all’holding area, 15 in caso di sovraffollamento, e 12 alla Medicina d’Urgenza. “Tutto questo lo abbiamo fatto ad isorisorse”.
“Ora ci stiamo concentrando sull’efficientamento delle sale operatorie, che oggi funzionano al 60%, un dato inaccettabile”.
Pensata, poi, una nuova accoglienza: una sala dedicata a pazienti in attesa del risultato del triage (24 posti); nuove regole di accesso per dare ordine ai flussi; acquisto e installazione di un punto informativo dedicato ai familiari entro febbraio; e, infine, entro luglio inizio dei lavori di ristrutturazione del PNRR.
Inoltre, come già annunciato, la riconversione dell’Azienda Ospedaliera in Policlinico Universitario: è stata, difatti, firmata la convenzione tra Regione, Università e Ospedale.
Ancora, una riorganizzazione totale dell’area chirurgica e l’abbattimento delle liste d’attesa come prossimi obiettivi. Gli spazi recuperati, difatti, hanno contribuito ad aumentare i posti letto sia per il Pronto Soccorso che per i reparti, tra cui l’Urologia con un aumento di 8 posti.
EFFICIENTAMENTO OSPEDALE/TERRITORIO
“Abbiamo implementato l’attività territoriale, con un potenziamento delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali), che permetterà al paziente di essere assistito decongestionando il Pronto Soccorso” – afferma Graziano.
Inoltre, fissata la presenza di un dirigente medico del 118 che svolgerà un servizio di pre-triage, e delle linee dedicate tra gli ospedali e i medici.
RECLUTAMENTO NUOVI MEDICI
Per quanto riguarda, invece, la forte carenza di personale che rappresenta ancora uno dei maggiori problemi, sono 233 i medici da assumere nel 2023, con un ricambio di molti infermieri del Pronto Soccorso, e reclutandoli in molti modi possibili: tra quelli pensionati, specializzandi, e i vari avvisi, i due Commissari si dicono fiduciosi di poter porre rimedio anche a quello che “è ancora un forte problema”. “Ho trovato un’azienda dove non sono stati assunti tutti i medici e infermieri che potevano essere assunti, quindi ci siamo subito attivati. Il nostro impegno è assumere tutte le 230 unità”.
Nello specifico, sono 77 le assunzioni del mese di gennaio 2023, grazie alla riattivazione delle procedure di reclutamento. Di questi, 7 dirigenti medici e due dirigenti medici in quiescenza, 22 infermieri, 2 assistenti amministrativi, 32 operatori socio sanitari e 12 assistenti tecnici. Si darà, è stato precisato, completa esecuzione al Piano delle assunzioni approvato con DCA 153/2022 per arrivare ad un totale di 233 unità.
Tra gli interventi del nuovo piano di riorganizzazione, l’istituzione di un numero unico di medicina territoriale che servirà eventualmente a indirizzare al Pronto Soccorso in caso di necessità.
UN’AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
Una pagina nuova della sanità cosentina che si pone, quindi, l’obiettivo di risolvere problemi organizzativi, gestionali e di comportamento: “Noi combattiamo un nemico invisibile, la resistenza ai cambiamenti” – afferma ancora Salazar.
Proprio per questo, da ieri attiva anche l’email aiutaciamigliorare@aocs.it attraverso cui gli utenti potranno mettersi in contatto direttamente con la direzione fornendo suggerimenti, proposte e idee.
Inaugurato, poi, un nuovo modello di relazioni sindacali con il patto tra AOCS e sindacati medici strutturato in 10 punti: tra questi, il ripristino delle regole e dei comportamenti, con il ritorno a una comunità professionale serena, forte e unita; la messa in sicurezza del Pronto Soccorso; l’efficientamento delle parti e delle procedure amministrative. “Non abbiamo paura di dire quello che non è stato fatto e quello che stiamo facendo. Qui le procedure devono seguire il resto d’Italia, non c’è spazio per furbizie individuali”.
“Se da domani non miglioriamo il problema non è dell’Annunziata, è dei professionisti che lo governano, perché gli interventi ci sono stati, e stiamo provvedendo anche alla carenza di medici. Però questo deve essere ben chiaro, altrimenti diventa uno sterile tiro al piccione che non aiuta l’ospedale né la comunità, perché dietro a qualcosa che non va ci sono sempre delle responsabilità”.
Il messaggio finale, dunque, è ai professionisti: “Ciò che mancava lo abbiamo dato, e adesso sono sicuro che miglioreremo”.