La sicurezza in edilizia è strettamente connessa alla specificità dell’ambiente di lavoro: il cantiere edile non ha un processo di lavorazione schematizzabile secondo procedure programmabili e prevedibili come avviene all’interno di una fabbrica industriale. Nel caso specifico degli ambienti sospetti di inquinamento e/o confinati ancor di più, perché lavorarvi, senza le opportune precauzioni, senza formazione, in assenza delle adeguate informazioni e senza le idonee attrezzature, può mettere in serio pericolo la vita del lavoratore.
Da qui – riferisce un comunicato – l’iniziativa di approfondimento sul tema “La sicurezza negli spazi confinati” che si è svolta in Confindustria Cosenza, organizzata dal Comitato paritetico territoriale – Ente scuola edile di Cosenza, con Ance Cosenza, Filca Cisl, Feneal Uil, e Inail Calabria che valorizza l’accordo tra la Direzione regionale per la Calabria dell’Inail ed il Coordinamento regionale dei Comitati paritetici territoriali della Calabria.
A sostenere l’iniziativa l’Ordine degli Ingegneri di Cosenza presente con tanti professionisti che hanno seguito l’incontro insieme agli imprenditori, ai tecnici di enti locali, agli addetti del settore edile della provincia di Cosenza e a tutti i soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza. Dopo l’introduzione del direttore di Confindustria e Ance Cosenza Rosario Branda, hanno portati i saluti istituzionali il presidente e il vicepresidente del Cpt di Cosenza Gianfranco Sposato e Pasquale Costabile, la direttrice Inail Cosenza Alessandra Baffa Trasci, il vicepresidente di Ance Cosenza Giuseppe Galiano. Le relazioni tecniche sono state affrontate dal coordinatore regionale della Consulenza tecnica per l’edilizia Daniele Galoppa e dalla coordinatrice regionale della Consulenza tecnica accertamento rischi Rossella Di Benedetto dell’Inail.
L’intervento del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza Marco Ghionna, ha preceduto quello del coordinatore del Servizio prevenzione-igiene-sicurezza in ambienti di lavoro dell’Asp di Cosenza Leonardo Lione e della referente Maria Antonietta Moricca dell’Associazione Slc Calabria.
“Il momento di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, delle istituzioni, delle imprese, degli ordini professionali, degli enti paritetici e del sistema di prevenzione e vigilanza – è detto nel comunicato – ha consentito di approfondire la tematica della sicurezza in quei luoghi che presentano un fattore di rischio accertato ed ha sottolineato l’impegno degli organizzatori sul doppio fronte della prevenzione e della lotta alla irregolarità, che sono di fatto le due facce dello stesso problema. La filiera della sicurezza, più volte richiamata dai relatori del convegno, deve necessariamente comprendere tutti i soggetti coinvolti nelle varie fasi di un’opera, dal progetto alla gara, dall’appalto all’esecuzione fino ai controlli. L’impegno è di proseguire insieme sulla strada intrapresa, operando a favore della sicurezza attraverso azioni mirate non solo a formare ed informare i lavoratori, ma anche a contrastare il sommerso, a premiare la regolarità”.