“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
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Omicidio Bergamini 1989, il pentito Franco Pino: “Quando Denis morì, io non ero nemmeno qui”

“Della morte di Denis non so nulla. Non mi sono mai interessato alla vicenda”. Lo ha affermato, stamane nel Tribunale di Cosenza, il collaboratore di giustizia Franco Pino. L’ex storico boss di Cosenza e’ stato sentito dai giudici, stamane, nel corso del processo che sta cercando di fare luce sulla morte di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza deceduto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico dopo essere stato investito da un tir in circostanze mai chiarite. Nel nuovo processo, che si sta svolgendo davanti ai giudici della Corte di Assise di Cosenza, l’unica imputata e’ Isabella Interno’, l’ex fidanzata di Denis. Franco Pino ha risposto alle domande del pm Luca Primicerio; dei legali della famiglia Bergamini, l’avvocato Fabio Anselmo e Alessandra Pisa, e a quelle dell’avvocato Angelo Pugliese difensore dell’imputata assieme all’avvocato Rossana Cribari. Franco Pino ha raccontato ai giudici di aver “appreso della tesi dell’omicidio dai giornali e poi nel 2018 quando – ha detto Pino – sono stato sentito dal dottore Facciolla. Quello che so e’ per sentito dire. Ho sentito sempre parlare di suicidio dal 1989 al 1995”. “Ma quando e’ successo il fatto – ha aggiunto Pino – io non ero nemmeno qui. Ero a Milano ed ero latitante”.

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