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Unical e comune di Rende, l’assessora Sorrentino: “collaborazione sinergica per la crescita dell’intera regione”

All’indomani delle polemiche a mezzo stampa da parte dei consiglieri comunali Morrone, De Rose e Monaco rispetto alla presunta mancata collaborazione tra comune di Rende e Università della Calabria, l’assessora con delega ai rapporti con l’Università, Lisa Sorrentino, è voluta intervenire entrando nel merito della questione.

“L’Università della Calabria -e questo si desume intuitivamente anche dal nome che porta – appartiene alla regione intera ed è pertanto auspicabile che tanto Rende, città in cui risiede, quanto Cosenza, città capoluogo di provincia, come anche gli altri comuni calabresi, possano e debbano fruire della “piazza della conoscenza”, da cui guardare nella direzione dell’innovazione, dell’economia, della cultura, del turismo e dell’imprenditoria”, afferma Sorrentino.

“Come municipalità siamo e saremo sempre pronti a recepire la diffusione dell’innovazione e l’accesso alla conoscenza come contributo fondamentale al benessere collettivo e allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità di riferimento soprattutto dinanzi alle impellenti e gravose sfide economiche, sociali e ambientali. Non a caso la delega ai rapporti con l’Unical, è stata fortemente voluta da questa amministrazione comunale ed è tesa a valorizzare le eccellenze presenti all’interno dell’ateneo di Arcavacata, oltre che a sostenere attraverso azioni sinergiche lo sviluppo strategico della nostra città. Sui grandi temi quali la creazione di una comunità digitale e resiliente, una mobilità sostenibile, le politiche per le nuove generazioni, l’inclusione, l’istruzione, la salute, lo sport e la ricerca, siamo consapevoli di come i nostri soli sforzi non possano bastare. Per questo riteniamo che la collaborazione con l’Università della Calabria possa essere utile al fine di avviare una progettazione che determini quel cambio di passo necessario a far crescere la nostra regione e a determinare la costruzione di un futuro più sostenibile. È un obiettivo, questo, che la città di Rende sta perseguendo da tempo e sono molteplici le azioni e le strategie che in sinergia con i diversi dipartimenti sono state già realizzate”, ha proseguito l’assessora.
“Il rischio d’irrigidimento localistico di tipo esclusivo nei processi di costruzione di un’identità locale è sorretto dall’erronea ed egoistica idea che il mondo giri solo per noi e intorno a noi, idea che da sempre fomenta faide e pericolose visioni faziose dell’esistente. Una visione così campanilistica e limitata all’hic et nunc rischia di far arretrare il nostro territorio facendogli perdere la centralità acquisita in questi anni. Con il medesimo spirito – precisa ancora la Sorrentino- accogliamo le proposte delle associazioni e in particolar modo quelle che impattano direttamente sul nostro territorio. Abbiamo sempre ritenuto l’accessibilità quale presupposto necessario per il ri-lancio di una nuova economia urbana che si basi sul terziario avanzato, rete di innovazioni, una classe di giovani menti in grado di fare del borgo antico un polo multisettoriale e all’avanguardia. Ne è un esempio, l’idea di un gruppo di associazioni attente da sempre alle tematiche di genere –come il Centro Lanzino, Goodwill, Comitato Chiedo per i Bambini- di far partire proprio dal nostro borgo antico la prima edizione calabrese di Prime Minister, la scuola di politica per giovani donne dai 14 ai 19 anni che vogliono intraprendere un percorso di formazione alla Politica, intesa come capacità di interpretare e guidare la società. Al Museo Civico sono state ospitate oltre quaranta ragazze provenienti da tutta la regione per dare inizio a questo splendido percorso di empowerment femminile. Siamo consapevoli che il processo di rigenerazione urbana debba partire in prima istanza dalla salvaguardia del patrimonio storico-artistico del centro storico, dal suo rilancio economico, turistico e sociale attraverso la vocazione a poter ospitare, nella parte storica della città, chi dovrà pensare e costruire il futuro dei nostri territori. Per rendere concreta tale possibilità è necessario accogliere un’utenza diversificata creando nel contempo il senso di una comunità radicata al proprio territorio d’appartenenza. Questa è la nostra idea d’identità territoriale”, ha sottolineato Sorrentino che ha infine anticipato come: “con l’istituzione dell’ATO per i servizi di trasporto pubblico locale di area urbana unitamente al ripristino delle scale mobili potranno finalmente favorire il rilancio di una nuova economia urbana in cui l’accessibilità al centro storico andrà a  soddisfare anche l’idea di un’estensione naturale del centro residenziale universitario in cui ospitare una classe di giovani menti in grado di fare del borgo antico e non solo, un polo multisettoriale e all’avanguardia”.

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