La Giunta Municipale di Cassano allo Ionio ha deliberato di dichiarare lo “Stato di Emergenza nel Centro Storico del Capoluogo e nei nuclei storici di Lauropoli e Doria”.
Nel deliberato, a supporto della decisione, viene messo in evidenza che l’ente locale conserva un centro storico di interesse particolare che rientra nell’elenco dei centri storici calabresi e degli insediamenti storici minori suscettibili di tutela e valorizzazione ai sensi di un’apposita deliberazione di Giunta Regionale del 2011 e che nelle frazioni di Lauropoli e Doria, in particolare, insistono nuclei storici anch’essi importanti, necessari di interventi per la tutela e la loro valorizzazione.
L’intero territorio comunale è considerato sia di elevata sismicità che con notevoli criticità di ordine idrogeologico. Il progressivo spopolamento del centro e dei nuclei storici, registratosi negli ultimi decenni, nonché la mancanza di interventi manutentivi degli stessi edifici privati, secondo quanto riportato nel deliberato, hanno determinato numerose situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica. A tale riguardo, viene evidenziato che negli ultimi tempi si sono verificati parziali crolli di copertura e murature portanti di edifici privati abbandonati, dovuti ad evidente criticità strutturali, che hanno determinato situazioni di serio pericolo. L’amministrazione comunale, dal canto suo, tenuto conto delle numerose ordinanze di sgombero e di messa in sicurezza dei fabbricati fatiscenti del centro storico cittadino, emesse nel tempo a carico dei relativi proprietari, ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità, è sempre intervenuta, con le proprie strutture tecniche, per delimitare e vietare l’accesso al pubblico di edifici e parte delle strade ed aree interessate.
La decisione assunta è stata dettata dal contenuto di una relazione congiunta redatta dall’Area Tecnica e dal Comando della Polizia Locale, in merito alla problematica in oggetto. L’esecutivo comunale, sottolinea, inoltre, che al fine di incentivare la rivitalizzazione del centro storico si è proceduto anche all’acquisito al proprio patrimonio circa venti appartamenti, attualmente in fase di recupero, da destinare ad edilizia abitativa. Per poter procedere a tali interventi, in più occasioni l’ente ha rivolto agli Organi Istituzionali sovracomunali richieste di contributi specifici. Nelle more, l’Amministrazione Comunale ha impegnato fondi del proprio bilancio per mettere in sicurezza ed evitare criticità per i cittadini residenti.
“Il fatto che l’Amministrazione Comunale spesso deve sostituirsi al privato per la messa in sicurezza dei luoghi, in sostituzione ed in danno ai proprietari privati, che in alcuni casi sono irreperibili e in altri per inerzia legata alla particolare complessità e parcellizzazione dei frazionamenti immobiliari, rappresenta per l’amministrazione locale una considerevole criticità. Anche perché – si sottolinea nell’atto deliberativo – l’impossibilità, per l’Amministrazione Comunale di procedere ad un approfondito monitoraggio e rilevamento capillare di tutte le situazioni di pericolo, con il supporto di indagini geognostiche e strutturali, e di realizzare tutti gli interventi di consolidamento o di demolizione necessari, sia per l’insufficienza di risorse umane che per quelle economiche disponibili. La sussistenza, dunque, dei presupposti per la dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi della L. n. 225/92, è ritenuta per mitigare il rischio di perdita di vite umane a causa di eventi, connessi all’attività dell’uomo, che per intensità ed estensione devono essere fronteggiati, con immediatezza di intervento, con mezzi e poteri straordinari.
La giunta comunale, pertanto, ha deliberato di richiedere, risorse nazionali e regionali necessarie, per concorrere alle spese sostenute e a quelle da sostenere, per gli interventi di immediata messa in sicurezza dei fabbricati pericolanti e di assistenza alla popolazione interessata, somme da erogare, in buona parte, per far fronte agli interventi urgenti di messa in sicurezza, a danno, di alcuni edifici privati già oggetto di ordinanza ed eventuali successivi espropri per pubblica utilità”.
L’atto deliberativo, dichiarato immediatamente eseguibile, è stata trasmesso: alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale; al Presidente della Giunta Regionale della Calabria; all’assessorato regionale alla P.C.; Al Prefetto della provincia di Cosenza; alla Presidenza della Provincia di Cosenza; agli Uffici Tecnici e al Comando di Polizia Locale del Comune. Per il sindaco Papasso che ha piena consapevolezza del problema, è necessario che all’impegno dell’ente locale, che non manca, di pari passo si aggiunga quello dei privati cittadini proprietari di immobili nel centro storico, per prevenire sia pericoli per la pubblica incolumità, sia gravi condizioni igienico-sanitarie.