“Leggendo la rassegna stampa sulla questione del nuovo ospedale, in vista dell’incontro istituzionale programmato per il prossimo 26 ottobre, non riesco a comprendere se si vuole volutamente fare confusione, sperando che i cittadini dimentichino le competenze degli organi regionali e nazionali su alcune materie, oppure se si è effettivamente confusi.
Intanto una considerazione generale: che il problema del nuovo ospedale sia un pozzo della Sorical o un collettamento fognario, sinceramente, fa ridere. Queste sono questioni che si risolvono in una mezza riunione, anche senza comunicati stampa inutili.
Il problema del nuovo ospedale, che sono certo si sta affrontando con attenzione, sono i soldi. L’elenco dei costi va aggiornato in maniera significativa nei confronti di un progetto ormai di molti anni fa, e quindi vanno trovate le risorse e gli strumenti amministrativi per stanziarle. Invito molto calorosamente tutto l’arco istituzionale ad occuparsi di questo, anche perché se non dovessero trovarsi soluzioni, l’Amministrazione Comunale diventerebbe – in quel caso si – una autentica controparte. Ma ripeto: sono fiducioso e finora l’interlocuzione con il Commissario Occhiuto è stata proficua.
Per quanto riguarda le opere primarie, si eviti confusione.
Il nuovo schema depurativo è competenza di un commissario nazionale, è stata già appaltata la progettazione ed è in corso un importante e doveroso confronto tra l’Amministrazione e l’Ufficio del commissario, che riguarda tutto il complesso di interventi su rete ed impianti di depurazione della città. È urgente realizzare il nuovo collettamento? Sì, si trova una soluzione condivisa e si stralcia. L’ufficio del commissario è competenza del Governo, pertanto chi ha fatto parte dei governi degli ultimi anni forse dovrebbe assumersi maggiori responsabilità rispetto a tali percorsi.
Sulla mancanza di approvvigionamento idrico, la competenza è esclusivamente della Regione. Piuttosto di perdersi in chiacchiere, io farei una importante riflessione politica sul ruolo di Sorical, sull’ente gestore e su come intervenire sulle grandi reti adduttrici che hanno più anni di me, a partire da Fallistro e Macrocioli, oltre che sull’approvvigionamento degli ospedali.
Sulla S.P.195 la responsabilità è del Comune a cui, ormai molti anni fa, era stata affidata l’opera: noi non facciamo giri di parole. Quando ci siamo insediati, c’era il nulla. Ora abbiamo già il progetto, dall’attuale 106 fino a dopo l’attraversamento ferroviario, che però – con l’entrata in vigore del nuovo prezzario – costa più dei 6 milioni di euro finanziati. Abbiamo chiesto se ci fosse la possibilità di integrare le risorse ma alcuni giorni fa, legittimamente, ci sono state negate risorse integrative, e ci è stato quindi chiesto di finalizzare l’opera con le risorse già stanziate. Procederemo dunque a rimodulare l’opera (probabilmente dividendola in lotti) ed andare a gara nei prossimi giorni.
Non è un caso che, rispetto ad altri, nonostante stessi seguendo la vicenda con cadenza periodica ed anche con interventi importanti, io faccia pochissimi interventi pubblici sul cantiere del nuovo ospedale. Per un semplice fatto: coi comunicati stampa non curiamo le persone.
Pertanto, ribadendo che la questione delle opere primarie è marginale rispetto al complesso iter di realizzazione del nuovo ospedale, ritengo che sulla questione serva più lavoro di squadra – senza casacche politiche – e meno pose a mezzo stampa”.
E’ quanto si legge in una nota del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi.