“Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità” - Friedrich Nietzsche
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Nuovo direttivo di Arcigay Cosenza durante il congresso territoriale

In un clima sociale e politico molto delicato, Arcigay Cosenza passa all’azione ed elegge il suo nuovo direttivo. Sabato 15 ottobre, ospitato dal Museo del Presente di Rende, si è tenuto il congresso territoriale di Arcigay Cosenza in cui, sotto la supervisione di Michela Calabrò (presidente di Arcigay Reggio Calabria – I Due Mari), ha preso forma la squadra che dirigerà l’associazione per la tutela e i diritti della comunità LGBTQIA+ sul territorio cosentino. Personalità nuove, insieme al presidente uscente Cristian Gaudio che ha fatto anche da moderatore, hanno presentato alle socie e ai soci dell’associazione la loro mozione e la loro voglia di ridare spazio, unità e identità alla comunità. L’assemblea ha svolto come primo incarico le votazioni per la mozione nazionale che sarà presentata al XVII congresso di Arcigay che si svolgerà a Latina nelle giornate dell’11, 12 e 13 novembre 2022.

È poi stato eletto il nuovo consiglio direttivo formato da Alessandra Lucanto (presidente e delegata alla formazione), Silvio D’Acri (consigliere e delegato al tesseramento), Massimiliano Benincasa (consigliere e delegato alla comunicazione), Veronica Bria (consiglierә e delegatә alle attività artistiche e culturali) e Cristian Gaudio (consigliere e delegato alle attività di aggregazione). Le parole della neoeletta presidente sono di sostegno e impegno all’azione per e verso la comunità: “[…] abbiamo deciso di fare attivismo in un momento politico e sociale molto controverso per la comunità LGBTQIA+, ma riteniamo che possa essere proprio il momento giusto per dimostrare quanto sia importante la presenza di associazioni come Arcigay che operano sul territorio. […] siamo consapevoli di far parte di una minoranza ma abbiamo deciso di essere una minoranza visibile. Vogliamo essere un punto di riferimento per chi ancora non riesce, non vuole o non può vivere liberamente la propria identità e il proprio orientamento, perché noi per prime e primi vogliamo vivere il più apertamente possibile […], la nostra linea di azione vogliamo crearla insieme a questa comunità con cui vogliamo crescere e aprire un dialogo, perché oggi più che mai dobbiamo resistere e rimanere uniti.”

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