“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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A.s. 22-23, l’Istituto comprensivo Mandatoriccio ha concluso l’accoglienza alunni

La necessità oggettiva di un piacevole e interessante approccio con gli alunni. Il bisogno di instaurare un rapporto fiduciario in un contesto che mira a creare i presupposti di crescita, educazione e formazione delle nuove generazioni. Partendo da questi congetturati l’Istituto comprensivo Mandatoriccio, guidato dalla dirigente scolastica, Mirella Pacifico, ha pianificato una serie di eventi mirati all’accoglienza degli alunni, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico 2022-2023. Le attività hanno coinvolto tutti i 16 plessi, distribuiti nei cinque comuni (Calopezzati, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola e Scala Coeli) in cui la scuola opera.

LiberArti’, questo il tema scelto per l’accoglienza quest’anno, vale a dire, ‘libertà alle arti’, a quelle discipline che negli ultimi due anni, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, sono state ‘penalizzate’.

L’azione è stata organizzata dalla Commissione accoglienza,  che ha fattivamente lavorato affinché le attività fossero strutturate in maniera verticale, con il coinvolgimento diretto  dei tre gradi di istruzione dell’istituto: infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Una diversa forma d’arte per ogni comune: musica per Pietrapaola, sport per Calopezzati, pittura per Scala Coeli, drammatizzazione per Mandatoriccio, poesia per  Campana.

Per rappresentare il tema scelto ogni plesso ha realizzato una cornice decorata con simboli rappresentativi delle discipline. Le giornate dedicate  all’accoglienza  sono state realizzate alla presenza della dirigente scolastica, Mirella Pacifico, della presidente del Consiglio d’Istituto, Graziella Savo, dei sindaci dei singoli comuni o loro rappresentanti e dei parroci. Dunque, concreta sinergia fra la scuola e le altre istituzioni locali.

Il sistema della verticalità, quasi a voler usufruire della metodologia scoutistica. Infatti, i piccolini, nuovi arrivati, potremmo dire le ‘matricole’ della scuola, sono stati accolti dai più grandi con canti, musiche e filastrocche a tema.

Fra le particolarità dei vari paesi coinvolti, si sottolinea ‘l’albero dell’accoglienza’, realizzato a Pietrapaola, al quale tutti i bambini del plesso hanno appeso un fiore per sottolineare la verticalità del progetto e per rafforzare il concetto di essere ‘fiori dello stesso albero’.

A tutti gli alunni di tutti i plessi scolastici è stato consegnato un sacchettino contenente un segnalibro, una matita e dei semi che potranno piantuamare, spinti dalla curiosità di veder nascere la piantina.   La stessa curiosità che docenti e dirigente auspicano ai piccoli allievi, affinché possano essere sempre vogliosi di apprendere in modo da avere reale e ampia preparazione culturale, capace di rendere gli uomini e le donne liberi di pensare con la propria testa. Non basta. La pianticella vuole rappresentare un e un impegno: una volta sbocciata, ha  bisogno di essere curata. La stessa cura che devono avere verso i compagni, la scuola e tutto ciò che la compone.

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