Dopo aver fatto il tutto esaurito nelle strutture ricettive del borgo in occasione della rievocazione storica, la Festa della Donazione viaggia oltre i confini regionali ed è uno dei gruppi storici attesi a Gravina di Puglia in occasione del raduno del 18 settembre.
La manifestazione, quest’anno attenzionata e sostenuta dal Ministero della Cultura, ha favorito un gemellaggio siglato tra il Comune di Mormanno e quello di Chiaromonte. Le due comunità sono legate dal celebre Castrum Miromanum, antico documento risalente al 1101 attraverso il quale il principe Ugo di Chiaromonte fece dono all’allora Vescovo di Cassano Jonio, cerimonia divenuta oggetto della rievocazione storica. E’ per questo che dal prossimo anno, molto probabilmente, il corteo si svolgerà in due giornate e soprattutto in due regioni diverse, partendo da Chiaromonte, in Basilicata, giungendo a Mormanno, in Calabria.
“Finalmente siamo arrivati a conclusione di questa manifestazione riuscita al meglio possibile – ha dichiarato Maria Maradei, presidente dell’Associazione culturale Comunalia che organizza la rievocazione storica insieme all’Amministrazione comunale – ci aspettavamo tanto e lo abbiamo ottenuto: è arrivata tanta gente che ha ammirato il borgo e la manifestazione.
Ci stiamo impegnando già per il prossimo anno per dare alla rievocazione nuove idee e nuove prospettive. Sappiamo di essere ai confini con un’altra regione ed il nostro intento è quello di portare la festa anche fuori dalla nostra terra, per far conoscere le origini e le tradizioni del nostro borgo”.
“Nell’ambito del rilancio di questa manifestazione, dopo due anni di fermo – ha dichiarato, invece il vice presidente dell’Associazione Comunalia, Luigi Perrone, – siamo soddisfatti della riuscita perché l’abbiamo organizzata in pochissimo tempo ma soprattutto con poche risorse umane. Il mio impegno, dall’inizio, è stato quello di contattare la sindaca di Chiaromonte, Valentina Viola ed in questa ottica abbiamo chiesto un vero gemellaggio sui passi della storia. La Viola non solo è stata presente alla rievocazione ma ne è rimasta soddisfatta, tanto da rendere sempre più aperto il dialogo culturale e la collaborazione per i nuovi progetti in cantiere. Ma abbiamo voglia anche di confrontarci con altri gruppi storici: a Gravina, infatti, cercheremo di allargare la conoscenza di questa manifestazione non solo verso le regioni prossime alla nostra ma guardando sempre più verso l’orizzonte”.