Visita dell’ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, Lendita Haxhitasim, stamane a Rende.
Un incontro cordiale, quello con il sindaco Marcello Manna che, insieme alla giunta, al presidente del consiglio, ai dirigenti e ai consiglieri comunali, ha accolto in municipio Haxhitasim, giunta in Calabria per ritornare al campus di Arcavacata che frequentò da studentessa conseguendo qui la laurea magistrale in Relazioni Internazionali. Poi il ritorno in Kosovo e l’inizio della carriera diplomatica.
“Sono lieta di tornare qui a Rende, convinta che investire in educazione e cultura sia fondamentale per la crescita di una comunità. La ricaduta che le università possono avere sul territorio sono importanti e cruciali per il nostro futuro”, ha affermato l’ambasciatrice.
“La nostra amministrazione e l’Università della Calabria hanno da tempo avviato un dialogo sinergico dando attenzione all’offerta culturale e sociale. La residenzialità è da sempre una peculiarità del nostro ateneo ed è sinonimo di radicamento al territorio. Per noi gli studenti stranieri sono sempre stati abitanti culturali di Rende”, ha affermato il primo cittadino.
Manna e Haxhitasim sono poi convenuti sulla necessità di intraprendere un discorso: “che vada aldilà del semplice gemellaggio e si ponga come obiettivo di progettare in maniera condivisa un percorso che arricchisca entrambi i paesi attraverso un lavoro che sia più locale che centrale. Avvieremo percorsi virtuosi, contaminazioni delle diverse culture per un futuro di sviluppo comune”.
Il sindaco ha infine annunciato che la commissione toponomastica ha avanzato la proposta di intitolare tre strade della città ad altrettanti personalità originarie del Kosovo: Madre Teresa, Girolamo De Rada e Giorgio Castriota Scanderbeg.
Una notizia accolta con favore dall’ambasciatrice che ha sottolineato come: “le figure nominate siano state e sono ancora protagoniste del patrimonio identitario del Kosovo”.
Dopo lo scambio di doni, Haxhitasim incontrerà il rettore Nicola Leone, in occasione anche della firma dell’accordo di cooperazione scientifica e didattica con l’Università di Prishtina per promuovere attività formative e di ricerca, oltre alla definizione di programmi di doppia laurea e di mobilità internazionale, per favorire lo scambio di docenti, personale e studenti tra i due atenei.