Il Megalotto 3 della Strada Statale Ionica 106 completa il varo dei viadotti di Satanasso e Castiglione portando al 28% il totale dei lavori realizzati in 27 cantieri per la strada che in Calabria colleghera’ l’area di Sibari con Roseto Capo Spulico. Lo rende noto il Gruppo Webuild, i cui Consorzio Sirjo sta eseguendo i lavori. “Cantieri al lavoro in modo intensivo – e’ scritto in una nota – con una produzione che registra circa sei mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti dal cronoprogramma dei lavori di contratto, concentrati sullo scavo di due gallerie naturali, la Trebisacce e la Roseto 1, rispettivamente di circa 3,5 e 1,2 km. Tutto questo per la costruzione di un’opera, commissionata da Anas, che si configura come uno degli elementi chiave di trasformazione del Corridoio Ionico in una infrastruttura stradale di grande comunicazione dei litorali ionici della Calabria, della Basilicata e della Puglia. Trentotto chilometri per chiudere un anello tra gli assi autostradali A14 e A2, e mettere in comunicazione i tre versanti costieri di Ionio, Tirreno ed Adriatico, attraverso strade a elevato scorrimento”.
“Questo, in sintesi – prosegue la nota – il cuore del Megalotto 3 della Statale 106 Jonica, l’opera del valore di circa 980 milioni di euro, commissionata da Anas nell’ambito di un investimento complessivo di 1,3 miliardi, che sara’ realizzata dal Consorzio Sirjo del Gruppo Webuild (premiato il 27 gennaio scorso dalla Cassa Edile di Cosenza per la regolarita’, la legalita’ e la sicurezza raggiunta nei cantieri)”. Un’opera con i primi 18 chilometri del tracciato che si sviluppano lungo la piana di Sibari e i restanti 20 che attraversano la catena Appenninica, imponendo lo scavo di 11 chilometri di gallerie (tra artificiali e naturali) oltre alla realizzazione di circa 6 chilometri di viadotti con pile di altezza maggiore di 40 metri e campate lunghe fino a 120 metri”. Dopo il completamento, a marzo, del varo dei viadotti di Satanasso e Castiglione, attualmente e’ in corso lo spostamento delle trivelle per la costruzione dei pali di fondazione dei viadotti della tratta montana. Per quanto riguarda gli impalcati metallici, sono arrivate in cantiere 30mila delle 50mila tonnellate complessive di travi di impalcato, mentre tutte le calotte prefabbricate delle gallerie artificiali sono state completate e trasportate in cantiere. L’obiettivo e’ portare a termine l’opera entro il 2026. Una volta inaugurata, il tempo necessario per collegare Sibari e Roseto Capo Spulico si ridurra’ di 16 minuti, passando dai 36 attuali a 20 minuti.