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Succurro nomina il marito alla Provincia di Cosenza, Tansi: “Insopportabile affare di famiglia”

“A confermare l’accordo, tra la destra e la sinistra, per la nomina della nuova Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, c’è il conferimento di un incarico per l’espletamento di attività a supporto della realizzazione delle linee guida programmatiche di governo. L’avvocato Marco Ambrogio sarà un collaboratore ‘titolo gratuito’ e con in tasca, da sempre, la tessera del PD. Quel PD che non ha proferito parola su una nomina espressione di un insopportabile familismo amorale sulla quale, in altri contesti, avrebbe fatto fuoco e fiamme! Che fine hanno fatto il presidente PD del consiglio comunale di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, e il segretario regionale PD, Nicola Irto? Perché non hanno aperto bocca su questa inquietante vicenda?

In Calabria gli accordi politici si trovano sempre, al limite anche grazie ai matrimoni. 

Come tutti sanno, Ambrogio è anche il marito della neo eletta presidente della provincia e anche sindaco di San Giovanni in Fiore. Lo stesso Ambrogio è definito dalla maggior parte dei sangiovannesi il sindaco ombra della città. Tutti sanno anche che l’amministrazione di San Giovanni in Fiore è nelle mani dei coniugi provenienti dalla città dei bruzi con la benedizione di quella sinistra che per anni a San Giovanni in Fiore aveva il suo quartier generale e che all’improvviso, chissà per quale strano arcano, ha deciso di cambiare gli equilibri. La Succurro è costantemente coadiuvata da un marito che ha assunto il ruolo di “principe consorte”, come se l’amministrazione pubblica equivalesse a governare un Principato, il loro Principato. Sarà così anche per la presidenza della Provincia?

“Sull’amministrazione del comune di San Giovanni in Fiore le voci di dissenso risuonano all’unisono nel manifestare malcontento: un paese ridotto nel più completo degrado sociale ed economico e quasi senza più assistenza sanitaria. A riassumere il tutto ci sono i depuratori che sversano direttamente nei fiumi, avvelenando l’ambiente in cui vivono decine di migliaia di cittadini di una delle più importanti città della Calabria.

In Calabria l’amministrazione pubblica si rivela sempre più un affare di famiglia. Anche se a titolo gratuito una nomina così, ai massimi livelli, nella Provincia di Cosenza, non consentirà di ottenere stipendio ma porterà molti contatti importanti che possono tradursi in rapporti clientelari e, quindi, in vantaggio personale.

Questo è quanto accade in Calabria, e sono questi gli amministratori che i calabresi decidono di eleggere nelle consultazioni elettorali. Secondo i bene informati il prossimo passo del Principato sarà la conquista della Cittadella regionale.

Così, in una nota, Carlo Tansi, presidente e fondatore del movimento civico Tesoro Calabria.

 

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