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Confragricoltura Cosenza fa il punto sui rincari e auspica rapidi interventi

L’impennata dei costi e dei mezzi di produzione sono stati al centro della riunione del consiglio direttivo di Confagricoltura Cosenza, svoltasi ieri nella sede di via Piave. Nella sua relazione la Presidente dell’UPA Paola Granata ha evidenziato come lo stanziamento da parte del Governo di 195 milioni destinati all’agricoltura, previsti nel decreto legge Ucraina, rappresenta certo un passo importante per contenere il forte impatto economico derivato dall’impennata dei costi delle materie prime, già evidenziato in più occasioni e aggravato dal conflitto, ma non sufficiente per arginare la grave crisi che sta attraversando il comparto agroalimentare. Pur essendo stati accolti buona parte dei provvedimenti richiesti dalla Confederazione, in particolare la misura che permette alle imprese di rinegoziare le esposizioni bancarie, gli aumenti dei costi dell’energia continuano ad avere effetti estremamente negativi sui costi di produzione.

«Il credito d’imposta del 20% sugli acquisti effettuati nel primo trimestre dell’anno del gasolio agricolo – ha affermato la Presidente Granata – è stato vanificato dai contemporanei rincari delle quotazioni dei prodotti raffinati. Ci aspettiamo che si provveda a protrarre l’intervento anche per i mesi successivi e a porre rimedio a fenomeni speculativi in atto». È inoltre necessario, secondo Paola Granata, intervenire sui consumi di comparti già sofferenti, come ad esempio le coltivazioni in serra e gli allevamenti. Occorre spingere al massimo la produzione interna, favorendo la produzione e la produttività, in particolare, di cereali e semi oleosi. Le misure adottate però non bastano per sostenere la produzione italiana, che necessita di sostegni in grado di accrescere la liquidità delle imprese con incentivi specifici, in termini di aiuti ad ettaro e per capo.

Alle problematiche comuni per l’Italia e l’Europa si aggiungono quelle prettamente territoriali. L’Unione Agricoltori di Cosenza si appella anche agli amministratori regionali, individuando e sollecitando una serie di interventi rapidi e concreti: accelerare tutti i pagamenti (ad esempio Misure 13 e 14 del PSR Calabria); revisionare il prezziario agricolo per sostenere i piani di investimento programmati dalle imprese; affiancare alle misure previste dal PNRR interventi a sostegno dello sviluppo delle energie rinnovabili all’interno delle aziende.

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