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Emergenza rifiuti, consiglieri di maggioranza di Corigliano-Rossano: “L’inefficienza del sistema rifiuti in Calabria è ormai insostenibile. Convocata nuova Commissione Ambiente”

“L’emergenza rifiuti è e resta argomento di discussione continua, aperta e schietta sia all’interno del Consiglio Comunale che della commissione consiliare ambiente”. A dirlo in una nota i consiglieri comunali Liliana Zangaro, Biagio Frasca, Isabella Monaco, e Giuseppe Pugliese.

“Anche il 4 marzo, in occasione dell’ultima civica assise è emersa l’inefficienza del modello della gestione dei rifiuti in Calabria. Un’inefficienza che si traduce sia nelle carenze impiantistiche sia nella legge del 2014 che ha scaricato all’ATO solo responsabilità e nessun potere gestionale tanto che ben 34 Comuni dell’Aro della Sibaritide nei giorni scorsi hanno scritto alla Regione per emanare dei provvedimenti straordinari al fine di uscire da una situazione emergenziale che ormai si sta presentando con una frequenza insostenibile”.

“Una frequenza che è frutto di un decennale immobilismo di cui oggi si pagano le gravissime conseguenze nonostante gli sforzi immani delle Amministrazioni Comunali”.

“Una tale presa d’atto – proseguono i consiglieri – per la quale non occorre nemmeno scomodare Andersen e la bimba che smaschera il Re nudo, dovrebbe precedere ogni ragionamento diretto ad individuare strategie”.

“In un clima in cui si sono sempre favoriti, anche numericamente, gli scambi di opinione, la collaborazione e la condivisione di proposte (dalla Istituzione dell’Osservatorio Rifiuti Zero all’ ultima delibera approvata all’unanimità che rafforza il ruolo di monitoraggio della Commissione) lasciare intendere che manchino occasioni di confronto è paradossale”.

“Già ieri mattina, si è proceduto a convocare la commissione ambiente per un ulteriore e, speriamo, produttivo confronto sull’emergenza rifiuti ormai diventata cronica. Gli spazi vanno sfruttati con intelligenza e non è la quantità (che non manca) ma la qualità del dibattito, scevro di retorica, a produrre possibili soluzioni e definire visioni”.

“Auspichiamo quindi che nei contesti istituzionali venga prodotto un documento condiviso da inviare alle rappresentanze regionali per una svolta, nella gestione delle criticità ataviche e strutturali, in linea con l’azzeramento degli scarti e nell’esclusivo interesse e rispetto dei cittadini e dei territori in particolare della Valle del Nicà la cui vocazione turistica e agricola è incompatibile con un ampliamento della discarica di località Pipino”.

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