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Casa circondariale di Catanzaro fuori controllo: nuova aggressione a un agente penitenziario, l’allarme dell’USPP

La mattananza contro i poliziotti penitenziari della Casa Circondariale Ugo Caridi di Catanzaro non si ferma.
Ancora una volta nella giornata di ieri un Ass. Capo è stato colpito da un detenuto, destinatario del regime particolare di cui all’art 14 Bis O.P., gia’ noto per i sui comportamenti contro ogni regola, con pezzi di ceramica ricavati dalla rottura del bagno. Secondo quanto ricostruito, il detenuto avrebbe chiesto al poliziotto l’intervento del personale sanitario. Il poliziotto non esitava ad allartare l’area medica. Visto il ritardo del personale sanitario, secondo il detenuto, aperta la camera detentiva per la misurazione dei parametri vitali, il ristretto dapprima tentava di colpire con schiaffi e pugni il poliziotto successivamente lanciava all’indirizzo di quest’ultimo pezzi di ceramica colpendolo alla spalla e alla testa. Il poliziotto ha riportato 12 giorni di prognosi e l’applicazione di 5 punti di sutura. Questa O.S. è seriamente preoccupata per il personale. L’istituto sembra ormai fuori controllo e a dettare le regole sono i detenuti e non lo stato. Si è arrivati a un punto di non ritorno. Ormai è evidente che sono i detenuti a decidere chi può svolgere servizio in alcune sezioni contrariamente vengono aggrediti.
A dare l’allarme è il segretario locale dell’USPP. Andrea MUNGO che, nel raccogliere le doglianze del personale, ormai deluso, sconfortato, assoggettato e demotivato, è seriamente preoccupato.
In queste condizioni, continua MUNGO non si può lavorare.
Ci sentiamo sedotti e abbandonati, dopo gli schiaffi, le aggressioni, il personale a sua tutela viene spostato di sezione e i detenuti continuano a bivaccare nelle loro sezioni, senza possibilità di trasferimento.
Questa O.S. si continua a domandare possibile che nessuno si rende conto di tutto cio’? Non si vedono interventi da parte dei Superiori Uffici. Questa O.S. si domanda cosa si aspetta? Deve succedere qualcosa di irreparabile per poi dire poverino, si poteva evitare.
Siamo stanchi e stufi ci auguriamo che la sensibilità dei Superiori uffici sia tale da intervenire immediatamente con provvedimenti seri e urgenti
L’.USPP augura una pronta guarigione al poliziotto vittima dell’aggressione e la massima vicinanza a tutti i poliziotti che ormai quotidianamente prestano il proprio servizio nonostante le difficoltà.

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