“Se qualcuno avesse mai chiesto ad Occhiuto di motivare la scelta di Catanzaro quale set mediatico idoneo per annunciare le dimissioni che verranno, avrebbe ricevuto una risposta secca ed inequivocabile: Catanzaro è il capoluogo di regione. E come tale sede della giunta Regionale e di altri luoghi simbolo.
Tale motivazione sarebbe stata, la più menzognera politicamente, la più scaltra mediaticamente, la più indicativa politicamente.
Perché il presidente Occhiuto di Catanzaro ne ha fatto merce di scambio con il resto della Regione, nello svuotare il suo ruolo attraverso lo smembramento di funzioni e servizi primari, in testa la sanità.
E lo ha fatto proprio nel mentre il suo Governo, quello Meloni, che lui ha accomodato in tutti i modi, ha smantellato qualsiasi prospettiva vera di rilancio del sud e della Calabria in particolare, privandola degli investimenti previsti dal PNRR, volti ad annullare , a ridimensionare i divario fra aree deboli ( il sud ) e le maree forti, il nord.
Cosa grave è che questo ” spennare” Catanzaro e con essa l’intera area del centro Calabria, è stato di fatto l’indice della filosofia politica di Occhiuto di fare vivere, di fatto guerre di campanile dove la compensa sono oramai frattaglie figurative.
Dunque Occhiuto sceglie Catanzaro, per ” parlare a chi..?”.
Oramai è chiaro a tutti, anche attraverso interviste di senatori e onorevoli della sua parte politica, che Occhiuto ha sferrato un offensiva politica nel centro Destra per motivi interni senza tenere realmente conto dei bisogni della gente.
Una decisione ed una postura che, complice l’attuale legge elettorale nazionale e regionale, punta ad esaurire le assemblee di rappresentanza degli enti, assegnando il destino della democrazia alle ” piroette politiche” del singolo e del capo del momento.
Occhiuto rivolge ora l’appello a quelle fasce, a quelle lobby private della sanità e a quelli enclave di potentati pubblici della sanita e non solo, per reggerlo nello scontro nel suo centro destra ( dove il sostegno è evidentemente “senza anima”).
Rimane l’interrogativo vero del perche Catanzaro.
Un cosa è certa : questa città da sempre contesa in una guerra senza esclusioni di colpi nel centro destra, potrebbe questa volta non essere terra di ” dormienti” o di muratori dediti a portare la cardarella.
Troppe vicende ci dicono che su Catanzaro è in atto un confronto aspro, direi uno scontro che va ben oltre e che riguarda ambienti che per il loro peso hanno sempre inciso alle volte in silenzio alle volte meno ( e quando e avvenuto ha fatto tanto rumore) sulle scelte della politica regionale.
Sarà, questa una delle chiavi di lettura della scelta del set mediatico di Occhiuto?”.
Lo afferma in una nota Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro.