All’interno dell’ambiente ospedaliero, l’esperienza del paziente e dei suoi familiari è profondamente influenzata non solo dalla qualità clinica delle cure ma anche dalla comunicazione, dall’accoglienza e dal sostegno relazionale.
Per rispondere a questi bisogni, l’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, in sinergia con il percorso di umanizzazione dell’assistenza promosso dall’Università Magna Græcia di Catanzaro, avvia il progetto “Caring Nurse – Umanizzazione delle cure nelle Unità Operative”. Giovedì 22 maggio, a partire dalle ore 13:00, nell’aula P dell’Umg (Edificio Bioscienze, Campus “Salvatore Venuta” di Catanzaro) si svolgerà l’evento formativo che ha l’obiettivo di fornire competenze comunicative e relazionali specifiche nell’ambito dell’assistenza. La dott ssa Simona Carbone, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, da sempre attenta all’umanizzazione delle cure ed ai risvolti in ambito assistenziale, in collaborazione con il gruppo di ricerca in Scienze Infermieristiche dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, guidato dalla professoressa Patrizia Doldo e dal professore Silvio Simeone, con il contributo degli assegnisti di ricerca dott ssa Caterina Mercuri e dott. Vincenzo Bosco, ha dato vita ad un progetto che si pone l’obiettivo di restituire centralità alla persona e ai suoi familiari attraverso la valorizzazione del ruolo dell’infermiere come mediatore relazionale.
La figura del Caring Nurse rappresenta una risposta concreta all’esigenza di umanizzazione dell’assistenza sanitaria; si tratta di un infermiere con competenze specifiche nella comunicazione e nella relazione d’aiuto, dedicato al supporto dei familiari dei pazienti ricoverati. Questo ruolo è cruciale nei contesti ad alta criticità, come il pronto soccorso, ma assume rilevanza in tutte le unità operative dove i bisogni di orientamento, rassicurazione e presenza empatica sono costanti. Le evidenze scientifiche più recenti dimostrano che la carenza di informazioni e la mancanza di figure infermieristiche dedicate alla comunicazione con i familiari sono tra le principali cause di insoddisfazione, ansia e comportamenti aggressivi nei confronti del personale sanitario. Coinvolgere attivamente il paziente e i suoi familiari nel percorso di cura contribuisce a migliorare la percezione di sicurezza, ad aumentare l’aderenza terapeutica e a ridurre i ricoveri ripetuti.
L’Università Magna Graecia di Catanzaro, con il supporto di esperti in pedagogia e comunicazione, ha formato un primo gruppo di infermieri dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” dando avvio alla fase preliminare del progetto. L’obiettivo è l’introduzione strutturata della figura del Caring Nurse in ogni unità operativa, come riferimento costante per i familiari, per facilitare la comprensione del percorso clinico, migliorare la qualità percepita dell’assistenza e contribuire al benessere organizzativo.
L’inserimento del Caring Nurse rappresenta un investimento strategico nella qualità delle cure e nella relazione terapeutica, contribuendo a costruire un modello assistenziale in cui il rapporto con i familiari non è accessorio ma è parte integrante del processo di cura. Rafforzare la dimensione del caring significa ridurre i conflitti, aumentare la fiducia e l’aderenza terapeutica, generando un virtuoso circolo di benessere relazionale e qualità organizzativa.
Caring nurse, al via il progetto dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”
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