“Il capoluogo di regione, a caccia da tempo di una propria identità, ancor di più nell’attuale momento storico, non può far a meno dell’eccellenza cardiochirurgica del S.Anna. Pazienti, lavoratori e comunità non aspettano altro che il centro riapra. E però, nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato, che ha sospeso l’efficacia dell’atto con cui Occhiuto ha dichiarato la decadenza dell’accreditamento, occorre tenere gli occhi aperti ed essere pronti a sventare disegni diretti a mettere le mani sui posti cardiochirurgici del S.Anna”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Antonio Barberio.
“Prova ne è l’atto di intervento ad opponendum, depositato al TAR Catanzaro, dinanzi a cui si svolgerà l’udienza del 26 marzo, da un gruppo sanitario cosentino che vorrebbe agguantare i posti cardiochirurgici del S.Anna per portarli a Cosenza. E però, non può permettersi che un centro d’eccellenza, nato e cresciuto e sviluppatosi nel
capoluogo e che qui sta per ripartire, possa essere sradicato da Catanzaro per emigrare altrove. Sulla questione la città di Catanzaro e la sua classe politica devono mostrare determinazione, tenacia e attaccamento al fine di scongiurare ingiusti disegni diretti a sottrarre al capoluogo di regione un patrimonio sanitario e scientifico inestimabile. L’eventuale ingiusto esproprio di tale eccellenza sanitaria, dopo tanti altri schiaffi presi, sarebbe un ulteriore lesivo colpo al capoluogo che la città non può certamente tollerare. Si faccia squadra, indipendentemente dall’appartenenza politica, nell’interesse unico ed esclusivo di Catanzaro”.