Nota stampa del capogruppo di Forza Italia, Luigi Levato.
“Il Consorzio di bonifica, che per sua natura dovrebbe realizzare azioni per la difesa del suolo e la tutela ambientale, continua a chiedere il pagamento delle tasse senza assolvere pienamente alle sue funzioni. E’ il caso del canalone di località Runci, che non viene quasi mai ripulito da chi di competenza causando dei gravi disagi per tutti i residenti. Le giornate di forti piogge, che si sono verificate in questi mesi, hanno lasciato segni visibili agli occhi di tutti, ma nessuno si è finora assunto la responsabilità di mancati interventi di prevenzione e messa in sicurezza.
In qualità di presidente della Commissione lavori pubblici – recependo numerose segnalazioni – ho potuto constatare personalmente lo stato dei luoghi, in occasione di un sopralluogo, registrando condizioni di abbandono che non sono più tollerabili. Sappiamo che, per poter evitare i rischi legati alle alluvioni, è indispensabile effettuare una manutenzione periodica, al fine di garantire un corretto deflusso delle acque piovane. Gli enti di bonifica hanno, per l’appunto, questo compito delicato ed è, quindi, necessario richiamare all’ordine chi è tenuto ad assicurare il controllo del rischio idraulico sul territorio.
In qualità di presidente della Commissione lavori pubblici – recependo numerose segnalazioni – ho potuto constatare personalmente lo stato dei luoghi, in occasione di un sopralluogo, registrando condizioni di abbandono che non sono più tollerabili. Sappiamo che, per poter evitare i rischi legati alle alluvioni, è indispensabile effettuare una manutenzione periodica, al fine di garantire un corretto deflusso delle acque piovane. Gli enti di bonifica hanno, per l’appunto, questo compito delicato ed è, quindi, necessario richiamare all’ordine chi è tenuto ad assicurare il controllo del rischio idraulico sul territorio.
Invito, perciò, l’amministrazione comunale a convocare un tavolo tecnico con il Consorzio per definire, una volta per tutte, un quadro preciso delle responsabilità e dei compiti degli enti preposti, al fine di recuperare il tempo perso ed evitare che, come successo in passato, si debbano contare i danni per l’ambiente e per i cittadini”.