Prima in Commissione e, poi, in Consiglio Comunale sono stati approfonditi tutti gli aspetti inerenti la Tari (Tassa sui rifiuti urbani), l’imposta il cui principio generale stabilisce che la tariffa di riferimento applicata deve coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani. In particolare è sempre stato ribadito come l’avvento di Arera sul ciclo di vita dei rifiuti abbia avuto un impatto notevole e un’incidenza evidente sull’elaborazione del Pef – Tari degli enti locali. A partite dalla delibera 443/2019 fino alla determinazione del 6 novembre 2023, riguardante l’aggiornamento Pef biennale 2024/2025, sempre più Arera ha ristretto il margine di manovra sulla predisposizione del Pef Tari, rendendolo un documento tecnico/statistico che certo non sempre rispecchia la realtà dei fatti. Di questi aggiornamenti normativi i consiglieri di minoranza sono, perfettamente, a conoscenza. Così come – soprattutto alcuni consiglieri per ragioni professionali – sanno perfettamente che i costi regionali di smaltimento mantengono ancora un impatto notevole sul territorio, anche se l’avvento di Arrical sembrerebbe aver introdotto un modus operandi diverso nella gestione dei costi. Altri elementi hanno influito negativamente sull’ultimo Pef che, per ultimo, ha imposto agli enti locali di: accantonare ai fini pef il 5% minimo delle entrate di dubbia e difficile esazione del ruolo Tari; incrementare le voci di spesa dei costi fissi e variabili del Pef, introducendo tasso inflazionistico che coprisse la mancata stima fatta negli anni del rincaro materie prime. Nonostante tutti questi fattori di criticità oggettivi e condivisi da tutti i Comuni, l’Amministrazione di Girifalco ha individuato delle soluzioni di sostegno.
Le agevolazioni
A seguito dell’avviso pubblico affisso dal responsabile dell’Area Finanziaria del Comune del 26 giugno 2024, scaturito dalla delibera di giunta 155 del 24 giugno con cui veniva impartito atto d’indirizzo per l’applicazione della riduzione Tari, è stato disposto un fondo di 40 mila euro: i beneficiari sono state le unità familiari da 1 a 4 componenti con Isee inferiore a 15 mila euro; la riduzione è consistita in un abbattimento del 20 per cento del totale della bolletta (comprensivo della parte fissa e della parte variabile). A conclusione dell’avviso i risultati sono stati i seguenti:
– 201 domande di richiesta contributo
– 201 beneficiari
– 11 mila euro totale riduzioni concesse
Per quanto concerne le utenze domestiche comprensive di unità di 5 e 6 o più componenti, rispetto al 2023 la parte variabile è stata ridotta rispettivamente di:
-€ 70,00 per utenze con 5 unità
-€ 97,00 per utenze con 6 o più unità.
Va ricordato, inoltre, che 1306 tra utenze domestiche e non domestiche usufruiscono delle riduzioni presenti in regolamento, ovvero il 42% delle utenze indicate nell’ultimo ruolo. In merito alla redazione della Tari puntuale va precisato – soprattutto ai consiglieri – che aumentare il servizio di qualità significa aumentare i costi di gestione rifiuti , paradossalmente questo significa aumentare il Pef. Perché al netto delle strumentalizzazioni secondo le quali con la Tari il Comune incassa per sostenere altre spese, si rammenta – soprattutto ai consiglieri comunali che hanno ricoperto ruoli anche in maggioranza – che la Tari è istituita esclusivamente per coprire i costi dei rifiuti.