“La complessa attività di indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria-Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di Finanza di Catanzaro, nell’operazione di questa mattina, ha portato alla luce irregolarità significative nella gestione degli appalti nella sanità. Esprimendo, come sempre, fiducia nell’azione della magistratura, vogliamo però sottolineare che come Cgil siamo da tempo siamo impegnati nel denunciare le criticità legate alle procedure di appalto e alla gestione delle risorse nel settore sanitario”. È quanto affermano in una nota il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, e il segretario della Fp Cgil, Area Vasta, Franco Grillo.
“Ribadiamo l’importanza della Stazione Unica Appaltante (SUA) come strumento fondamentale per garantire trasparenza, efficienza e legalità nella gestione degli appalti. Abbiamo sempre sostenuto che una gestione centralizzata degli appalti possa ridurre i rischi di corruzione e mala gestione, assicurando che le risorse destinate alla sanità siano utilizzate in modo appropriato e nell’interesse collettivo”, affermano Scalese e Grillo,
“Inoltre, vogliamo mettere in evidenza che la sanità continua ad essere una “terra di conquista” per interessi privati e speculativi. Le recenti operazioni della Guardia di Finanza confermano le nostre preoccupazioni riguardo alla vulnerabilità del sistema sanitario, che troppo spesso diventa bersaglio di pratiche illegali e poco trasparenti. Chiediamo quindi – conclude la nota – alle istituzioni di rafforzare i controlli e le misure di prevenzione contro la corruzione e di garantire che ogni euro speso nella sanità sia destinato a migliorare i servizi per i cittadini”.