“Questa riforma rappresenta un grave attacco all’unità del nostro Paese, spaccandolo in venti e aumentando le diseguaglianze sociali tra regioni.
L’Autonomia differenziata rende più difficile per i cittadini accedere a servizi essenziali quali sanità, istruzione e welfare. Questo modello annienta il principio di solidarietà su cui è fondata la nostra Repubblica, minando gli sforzi di intere generazioni che hanno lavorato per garantire un’uguaglianza sostanziale e un progresso equo per tutti.
Con questa riforma, si evidenziano ancora di più le differenze tra strati sociali, colpendo i più deboli, i quali non possono ambire ad una parità di diritti e opportunità con il resto del Paese. Abbiamo costruito il nostro Paese sulla base dell’Unità, della solidarietà e dell’inclusione, e oggi questi valori sono sotto attacco.
È nostro dovere difendere con tutti i mezzi democratici a nostra disposizione il principio che nessuno debba restare indietro, e che ogni cittadino italiano, ovunque viva, debba avere pari accesso ai servizi pubblici essenziali:l’autonomia differenziata azzera questo obiettivo fondamentale.
Ulteriore disapprovazione per il fatto che a votare e sostenere questa legge siano stati i partiti con ispirazione sovranista, che sembrano più interessati a dividere il Paese che a promuovere l’unità e la coesione nazionale. Questo tipo di approccio non può essere accettato e dobbiamo lavorare per un futuro più unitario e più giusto per tutti. Nella consapevolezza che il destino di una regione non deve passare dalle capacità amministrative-dirigenziali di un singolo governatore”.