Quasi 14 anni trascorsi invano per un’opera mai presa realmente in considerazione. È questa l’amara constatazione del consigliere comunale in quota Azione Stefano Veraldi rispetto alla realizzazione della rotatoria in prossimità dello svincolo di via Miraglia nel quartiere Mater domini. A programmare il progetto, finanziandolo con fondi Pisu – ricorda il consigliere – la giunta Olivo ormai nel 2010. Sulla sfondo 400mila euro lievitati quatto anni fa a 650mila per i quali fu contratto un mutuo, esattamente di 400mila euro, con la Cassa Depositi e Prestiti. Nel 2019 d’altronde – precisa il consigliere – la giunta ufficializzava la necessità di alcune modifiche alla definizione del tracciato originario.
Da qui la scelta di Veraldi di rispolverare una questione rispetto alla quale da rappresentante dei cittadini chiede lumi da mesi al dirigente del settore Grandi Opere, Giovanni Laganà, nonché all’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scalise. Ottenere anche soltanto un sopralluogo, però, pare essere una mission impossible. Vogliamo comprendere le reali ragioni che costringono il progetto chiuso in un cassetto. L’obiettivo dichiarato è quello di capire la logica seguita nonché i motivi di un aumento di ben 250mila euro che – dice senza mezzi termini – non vorrei fosse legato a eventuali espropri. Se così fosse – conclude Veraldi – saremmo alla follia amministrativa. E ancora: “I motivi posti alla base delle modifiche non rispondano alla necessità della viabilità locale e intercomunale, ma – questo l’affondo – fanno addirittura sorgere il dubbio che siano state assecondate esigenze particolari trascurando gli interessi della collettività di un’area vasta, compresa fra viale De Filippis e Gagliano, che costituisce circa un quarto degli abitanti del capoluogo priva di adeguati investimenti e servizi.