“Noi andiamo avanti anche se bisognerà, necessariamente, affrontare la cosa con nuove difficoltà e nuovi costi per la sicurezza”. Lo ha detto l’imprenditore Pippo Callipo in seguito alla segnalazione fatta da lui stesso alla Polizia di Stato dopo i colpi di pistola che sarebbero stati sparati, sabato sera, da persone non identificate contro il magazzino dell’azienda alimentare a San Pietro Lametino, di cui scrive oggi la Gazzetta del sud.
“Un episodio del genere non può certo essere ignorato – ha aggiunto Callipo – anche se ci crea disturbo e comporta una certa preoccupazione. Quanto accaduto non può comunque fermarci per la nostra storia, quella cinquantennale mia e quella di mio padre e mio nonno, e per la responsabilità che abbiamo verso quasi 500 persone che lavorano con noi”.
“Quello che mi dà più fastidio – ha detto ancora l’imprenditore – è vedere che la zona è fornita di un moderno sistema di telecamere di videosorveglianza che, però, non funziona essendo stato manomesso a seguito di alcuni furti. Un impianto non attivo anche perché l’ente che si occupa di queste attività non ha i soldi per effettuare la necessaria manutenzione. In passato ci sono stati degli episodi di furto ma si è trattato di microcriminalità locale che hanno ririguardato la manomissione di alcune cabine per il furto di rame e di fili elettrici”.