“Sandro Pertini non merita un ricordo attraverso la toponomastica italiana poiché ‘il partigiano come presidente’ ha sempre mostrato benevolenza nei confronti del responsabile dell’olocausto italiano, ossia Josep Broz detto Tito”. Senza mezzi termini il consigliere comunale Eugenio Riccio, capogruppo della Lega a Palazzo de Nobili, boccia la proposta del centrosinistra catanzarese nel volere intitolare una via della città a Sandro Pertini.
“Pertini – ricorda il capogruppo della Lega – partecipò ai funerali di Tito, affermando addirittura: ‘Io mi sento profondamente amareggiato perché con Tito perdo un amico che consideravo compagno di lotta e di fede’. Gli italiani, invece, si sentono profondamente insultati da chi ha espresso lodi ad uno dei peggiori e più cruenti criminali del Novecento. Tito ha infoibato molte migliaia di italiani, inducendone all’esodo 350.000. E Pertini lo loda. Lo stesso Pertini – continua il consigliere Riccio – che appena eletto presidente concesse la grazia a ‘Giacca’ Mario Toffanin, condannato all’ergastolo nel ’54 per la strage di Porzus. Sono questi elementi sufficienti per essere personalmente contrario all’intitolazione di una via o di qualsiasi altro ricordo ad un signore che ha agito così.
Contestualmente – incalza Eugenio Riccio – stamattina, insieme ad alcuni amici del centrodestra comunale e provinciale (Riccio, Polimeni, Costa, Lobello, Laudadio, Mattia, Concolino) abbiamo depositato , presso gli uffici comunali competenti, la proposta d’intitolazione di una via nella città di Catanzaro a Giorgio Almirante, espressione dell’unità nazionale della nostra Patria, ricordando che si trova chiusa in qualche “cassetto” della locale Prefettura la nostra richiesta di intitolazione a Sergio Ramelli, un ragazzo italiano di 17 anni ucciso dall’odio comunista”.