“Il silenzio del presidente della provincia Mormile in merito alla reiterata richiesta di far svolgere presso l’istituto Fermi nel quartiere Lido la prova scritta per l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato è un fatto di estrema gravità e che suscita non poca preoccupazione”.
Lo afferma il consigliere comunale Vincenzo Capellupo.
“Se le cose stanno come ha denunciato il consigliere nazionale forense Antonello Talerico, e non vi è ragione di dubitarne, Mormile rischia di provocare a Catanzaro un danno di immagine, e non solo, di portata storica. Perché, storicamente, quella prova di esame si è sempre svolta nel Capoluogo di Regione, sede del distretto di Corte d’Appello. Oggi, invece, l’incredibile omissione del presidente della provincia, chiuso in un mutismo che non può trovare giustificazione alcuna di fronte alle sollecitazioni della presidente della Corte d’Appello Gabriella Reillo, apre le porte all’ipotesi che l’esame si svolga nell’aula bunker di Lamezia Terme spogliando Catanzaro di una consolidata competenza ma anche dell’opportunità di ospitare molte centinaia di concorrenti che significano anche un’opportunità di far girare un po’ di economia. Davvero non ci si crede – conclude Capellupo – che l’organo apicale di una Istituzione intermedia importante come la Provincia possa dimostrare tanta indifferenza di fronte a un problema di tale portata ma, purtroppo, c’è da crederci, visto la pervicacia con cui Mormile sembra voler remare contro la città: prima il dimensionamento scolastico e adesso anche gli esami di avvocato”.