“Entro l’inizio del 2024 il parco eolico denominato ‘Petronà-WP1′ sarà completato ed operativo”. Ad annunciarlo è Giovanni Gasparini, presidente Renco, azienda pesarese che ha ricevuto l’appalto da parte della Società Salinella Eolico (di cui Renco è socio) per la realizzazione di un nuovo parco eolico autorizzato dalla Regione Calabria nella provincia di Catanzaro, tra i comuni di Petronà e Belcastro.
Il parco, una volta completato, disporrà di 6 turbine eoliche, modello Vestas V-126 con un diametro del rotore pari a 126 metri e un’altezza massima, comprese le pale, di 180 metri. L’impianto che è costato 32 milioni di euro produrrà a regime 35 GWh/anno determinando una riduzione dell’inquinamento di circa 20.000 tonnellate di CO2 all’anno.
“Renco è un’azienda pesarese – è detto in una nota – fondata da Rinaldo Gasparini nel 1979 per realizzare opere di ingegneria e costruzioni nel settore oil and gas. Fin dagli esordi Renco ha lavorato all’estero realizzando progetti in ogni parte del mondo. Nel corso degli anni i vertici aziendali hanno compreso la necessità di modificare il core business dell’azienda per focalizzarsi su impianti più green, come l’idrogeno, il fotovoltaico, l’eolico portando la competenza e know how acquisito negli anni all’estero questa volta in Italia”.
“Il parco eolico Salinella – ha sostenuto Gasparini – rappresenta la perfetta sintesi della nostra attuale strategia basata sulla sostenibilità e le energie alternative”.
“Oltretutto realizzare un’opera dal così grande valore in Italia – ha aggiunto il presidente di Renco – per noi che abbiamo sempre lavorato all’estero è un punto d’orgoglio. Non per niente nei prossimi due anni investiremo oltre 100 milioni di euro nel nostro Paese. E’ una grande sfida, ne siamo consapevoli, ma siamo certi che la sapremo affrontare”.
“Il progetto ‘Petronà-WP1’ in realtà – riporta ancora la nota – parte da lontano, nel 2010 quando Renco presenta alla Regione Calabria istanza di Autorizzazione Unica per la costruzione dell’impianto che riceverà ufficialmente il via libera solo 12 anni dopo, nel 2022”.
“Ad inizio 2024 – ha sottolineato Gasparrini – il parco sarà pronto e funzionante. Sarà un impianto all’avanguardia, efficiente e con un impatto ambientale ridotto. Oggi le energie alternative rivestono un ruolo cruciale per l’Italia in diversi aspetti. Innanzitutto, contribuiscono significativamente alla diversificazione delle fonti energetiche, riducendo la dipendenza da combustibili fossili importati, aumentando la sicurezza energetica del paese. Inoltre, promuovono la sostenibilità ambientale, riducendo le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità dell’aria e la salute pubblica. Le energie rinnovabili, come il solare e l’eolico, creano nuove opportunità economiche, stimolando l’innovazione e la creazione di posti di lavoro nel settore delle tecnologie verdi. Infine, l’investimento nelle energie alternative contribuisce a posizionare l’Italia al centro della transizione energetica globale, consentendo di conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dagli accordi internazionali. In sintesi – ha concluso – le energie alternative sono un pilastro fondamentale per un futuro sostenibile, economicamente prospero e ambientalmente responsabile per l’Italia”.