E’ iniziata stamani, nell’aula bunker di Lamezia Terme, la requisitoria nel processo Rinascita-Scott che si celebra davanti ai giudici del tribunale di Vibo Valentia nei confronti di presunti boss e affiliati alle cosche della ‘Ndrangheta del vibonese e dei loro collegamenti con il mondo istituzionale, politico, imprenditoriale e della massoneria deviata.
Gli imputati sono oltre 300 mentre 89 hanno scelto il rito abbreviato che è già giunto a sentenza e pende adesso l’appello.
A parlare per primo è il pm della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, Antonio De Bernardo che si alternerà con altri due colleghi, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso, nell’esposizione dell’accusa.
Secondo alcune stime, la requisitoria dovrebbe andare avanti per alcune settimane.
Prima che il pm iniziasse a parlare, la Dda catanzarese ha depositato agli atti del dibattimento il provvedimento di fermo eseguito ieri nei confronti di 61 soggetti accusati di appartenere a cosche di ‘Ndrangheta nei comuni del Vibonese di Mileto, Filandari, Zungri, Briatico e Cessaniti.