«L’ex scuola Mazzini diventi un centro sportivo con annesso parcheggio da destinare al centro città, ai residenti dei quartieri Stella, Maddalena, Duomo e appunto Mazzini così da riqualificare l’intera area, migliorare le possibilità di sosta veicolare e dare un volto nuovo ai vicoletti». Questa la proposta sulla quale stanno ragionando i consiglieri comunali Stefano Veraldi e Giorgio Arcuri ora che lo spostamento della fetta di fondi che Agenda Urbana destinava proprio alla riqualificazione dell’ex Media Mazzini è cosa fatta. A beneficiare di tali risorse saranno, in effetti, altre due realtà formative ovvero la Patari-Rodari e l’Istituto comprensivo “Don Milani”.
E, se da un lato si spegne così ogni speranza che la Mazzini torni a essere un plesso scolastico in funzione e brulicante di allievi e docenti, a rimanere viva più che mai è invece l’indignazione di chi non si rassegna al degrado che ormai da troppo tempo stringe come in una morsa un edificio letteralmente abbandonato. Tra questi proprio Arcuri e Veraldi che, in nome e per conto del ruolo istituzionale che ricoprono, hanno propriamente scelto di arginare un rammarico fine a se stesso gettando il cuore oltre l’ostacolo per sognare in grande. Da qui la scelta di fare fronte comune e chiedere, senza mezzi termini, «la riqualificazione dello stabile al fine di restituire al capoluogo di regione spazi vitali».
In ballo c’è d’altronde una superficie vasta per la quale i due inquilini dell’aula rossa sembrano già immaginare un futuro decisamente nuovo. Ancora tutto da scrivere, certo, ma pur di ridare al centro dei Tre colli la speranza di una vivibilità possibile Arcuri e Veraldi hanno già iniziato a ragionare sull’aspetto economico così da formulare una proposta concreta che dia una prospettiva di sviluppo suggerendo al contempo anche sblocchi finanziari da sfruttare al fine di reperire le risorse necessarie. Di scena appunto l’idea di «un’area sportiva che ospiti una palestra, un centro padel e un parco per attività ludiche». Stando alla loro visione sembra, dunque, essere questa la ricetta ideale da sviluppare per chiudere con un presente e un recente passato che non hanno affatto reso onore a una gloriosa storia di formazione per tante generazioni di catanzaresi. Da qui la spinta a un «concentrato di attrattive in grado di far riscoprire ai cittadini la funzionalità di un posto strategico».
La volontà è, dunque, netta: «Mettere sul piatto una sfida che, in una città perennemente imbrigliata nel traffico e nella carenza di parcheggi, contempli anche un’area di sosta da realizzare attraverso un Multipiano in acciaio o altro materiale». In sostanza, sancire lo stop a topi, ratti, erbacce, incuria e fogne a cielo aperto per Arcuri e Veraldi ancora si può.
«Nonostante la scelta di dirottare i fondi che sarebbero dovuti servire alla riqualificazione dell’ex scuola verso altri due Istituti – dicono convinti della loro tesi – una via d’uscita c’è ancora e per trovarla basta concentrarsi, studiare le carte e incastrare i tasselli tra quanto contenuto nella vecchia e nella nuova Agenda Urbana o nuova programmazione Por 21-27». I consiglieri comunali Arcuri e Veraldi appaiono, in definitiva, certi della fattibilità economica della proposta e per avvalorare la loro convinzione guardano, ad esempio, a diversi milioni di euro destinati ai tanti interventi dell’Agenda Urbana che senza l’avvio dei lavori entro la fine dell’anno rischierebbero di andare perduti. E la speranza sulle ali della quale far volare un sogno resta quella di «conquistare su tale fronte l’amministrazione Fiorita così da unire le forze, arrivare in Regione con una proposta ineccepibile e scrivere una bella pagina amministrativa che passi alla storia tra gli scaffali dedicati alla politica del fare».