Un sistema innovativo e specialistico per controllare a distanza la “salute” a lungo termine del viadotto Bisantis che, nel mese di marzo, dovrebbe essere restituito alla completa viabilità a conclusione delle opere di manutenzione da parte di Anas. L’assessore ai Lavori pubblici, Raffaele Scalise, affiancato dal Capo di Gabinetto Pasquale Squillace e dal funzionario Vincenzo Clericò, ha presieduto a Palazzo de Nobili un incontro tecnico con un pool di esperti che, nell’ambito del progetto Living Lab finanziato dal Por Calabria, offrirà le proprie competenze per avviare, di concerto con Anas, il monitoraggio dinamico a distanza di movimenti strutturali sul viadotto Bisantis tramite sistema radar interferometrico.
In particolare, si tratta dello strumento più all’avanguardia per la misura degli spostamenti superficiali e che consentirà una mappatura completa in remoto, senza necessità di installare apparecchiature sulla struttura, per mettere in evidenza e controllare fenomeni di instabilità. La squadra impegnata nel progetto – oltre ad Anas rappresentata al tavolo da Domenico Renda – è composta da Francesco Voci (Agon Srl), Antonio Brencich e Farhed Ali Akbari Hamed (Università di Genova), Donato Fiore e Nicola Flammia (Socotec Italia Srl), realtà leader nella diagnostica per autostrade che hanno sperimentato con successo il sistema anche in occasione del collaudo del nuovo Ponte Morandi di Genova.
“Siamo orgogliosi di poterci avvalere del supporto scientifico ed operativo di un’equipe di altissima professionalità – afferma l’assessore Scalise – che ha inteso mettere a disposizione strumenti e competenze, al fianco di Anas, per un innovativo monitoraggio del nostro storico ponte. Parliamo di un sistema che, fornendo dati in tempo reale, consentirà di segnalare eventuali criticità e programmare per tempo interventi preventivi indispensabili per una struttura che ha superato i cinquant’anni di vita. Gli stessi tecnici impegnati sul campo hanno espresso il loro entusiasmo per questa collaborazione che rappresenterà, al tempo stesso, una nuova sfida in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche del ponte ad arco, tra i simboli più famosi di Catanzaro”.