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Seduta “aperta” a Catanzaro, il sindaco Fiorita chiede spirito unitario: “Nessuna guerra contro nessuno. Nostri dubbi dentro un discorso di sistema”

Ha preso il via con un riferimento all’arresto di Matteo Messina Denaro, la seduta “aperta” del Consiglio comunale di Catanzaro sul sistema sanitario e universitario. Al centro degli interventi oltre alla fusione delle due aziende catanzaresi Mater Domini e Pugliese Ciaccio, l’istituzione del corso di laurea in Medicina all’Università della Calabria che, per molti, rappresenta un doppione della facoltà di medicina a Catanzaro.

“I fatti – ha detto il sindaco Nicola Fiorita – sono noti e non è utile richiamarli. Da allora si sono registrati molti avvenimenti come l’oggettiva sovrapposizione di due questioni: la frenata brusca dell’azienda unica e l’accelerazione della istituzione della facoltà di medicina a Cosenza. Un combinato disposto che non poteva non destare preoccupazioni”.

Per Fiorita “in una città che è ostile alle barricate che qualcuno ha voluto evocare in questi giorni non ci sarà nessuna guerra contro nessuno. Esprimere dissenso non significa stare contro qualcuno.

I nostri dubbi stanno dentro un discorso di sistema. Chiedere la condivisione delle scelte è l’opposto della retorica campanilistica”.

Il sindaco ha poi ricordato “la forte richiesta da parte della città di andare oltre l’interesse politico. Sono certo che questo consiglio comunale saprà raccogliere questa richiesta di tutela e questo spirito unitario.

Catanzaro resta a servizio della regione ma anche a servizio della ragione. Sempre pronta a denunciare soprusi o soluzioni nocive per la Calabria come possono essere quelle riguardanti la tutela della salute o la formazione universitaria dei cittadini di questa ragione”.

Alla seduta aperta del Consiglio comunale sono intervenuti, tra gli altri, anche i candidati a sindaco e attuali consiglieri comunali Valerio Donato e Antonello Talerico. “Il corso istituito a Cosenza aveva un vantaggio notevole – ha detto Donato – un modello virtuoso, Unical e Unicz per tre anni avrebbero gestito insieme medicina e chirurgia con tecnicnologie digitali e si doveva andare verso approdi ancora più importanti attraverso la fusione delle aziende a Catanzaro.

Questo percorso ha iniziato a trovare immediatamente degli inciampi. Non so quanto voluto o casuale, in entrambi i casi grave”.

Così Valerio Donato, consigliere comunale di Catanzaro parlando in qualità di candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali, alla seduta del consiglio comunale aperta sul sistema sanitario e universitario. “È stata, poi – ha aggiunto Donato – deliberata l’attivazione di uno stesso corso, che ancora oggi Unical e Unicz svolgono insieme, con un conseguente accordo tra università della Calabria e azienda ospedaliera.

Tutto questo non può essere legittimato con l’argomentazione che Unical è valida, perché anche Unicz è valida, se incide sull’offerta formativa e se incide sul tessuto sociale”. La richiesta al corso di laurea che viene gestito con Unicz ha spiegato Donato “è così elevata che su 71 posti 18 restano vacanti, quindi si è deciso, con il nuovo identico corso a gestione esclusiva Unical di aggiungere a questi 71 altri 65 posti”.

Donato ha ricordato anche che “la Regione ha acquistato con 50 milioni di euro due apparecchiature per l’Annunziata quando per Catanzaro bisogna risalire all’allora rettore Salvatore Venuta per ricordare un acquisto”. Antonello Talerico, nel suo intervento, ha sottolineato come “non sia possibile avere l’Università sotto casa.

Mi domando, a parte il possibile danno erariale, come è possibile che il parere di Jorio là dove all’Annunziata non esistendo una azienda universitaria si firmi già il protocollo, mentre qui si eccepiscono problemi”.

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