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All’Università “Magna Graecia” di Catanzaro utilizzato nuovo farmaco anticolesterolo “Inclisiran”

“Al Policlinico dell’Universita’ Magna Graecia di Catanzaro e’ stata effettuata la prima somministrazione di Inclisiran, un nuovo farmaco che, somministrato solo due volte l’anno, e’ in grado di ridurre i livelli ematici del colesterolo LDL”. Lo riferisce una nota dell’ateneo. “Negli ultimi decenni e’ stato confermato – e’ detto nella nota – che il colesterolo LDL (LDL-C) gioca un ruolo chiave nell’infarto e nelle patologie aterosclerotiche vascolari e, abbassandone i livelli nel sangue, si ottiene una riduzione della loro incidenza e della mortalita’. Questo effetto e’ ancora piu’ importante nei soggetti a maggior rischio che ad oggi, pur avendo a disposizione un’ampia gamma di farmaci anticolesterolo, tra cui le note statine e gli inibitori di PCSK9, hanno una nuova arma per raggiungere i target di LDL-C desiderabili, spesso ambiziosi e difficili da ottenere”.

“Il tema della prevenzione e’ di grande importanza per tutti -ha dichiarato il professore Ciro Indolfi, ordinario di Cardiologia all’Universita’ Magna Graecia di Catanzaro e presidente della Societa’ Italiana di Cardiologia – ma diventa cruciale in prevenzione primaria, nei soggetti ad alto rischio che non hanno avuto eventi, e in prevenzione secondaria, nelle persone sottoposte a un intervento di rivascolarizzazione con stent o coloro che hanno avuto un infarto del miocardio. Le linee guida della Societa’ Europea di Cardiologia per questi soggetti suggeriscono livelli di colesterolo LDL inferiori a 55 mg/dl e, in alcuni pazienti a rischio piu’ elevato, livelli di LDL-C ancora piu’ bassi e inferiori a 40 mg/dl. Per raggiungere questi obiettivi cosi’ ambiziosi – ha concluso il Prof. Ciro Indolfi – avere disponibile un nuovo farmaco e’ estremamente utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, prima causa di morte in Italia’.

“Inclirisan ha dimostrato, infatti – riporta ancora la nota – di poter abbassare di circa il 50% i livelli di LDL-C in pazienti con malattia cardiovascolare con ipercolesterolemia primaria o dislipidemia mista. Il farmaco e’ capostipite di una nuova classe di farmaci anticolesterolo e agisce con un meccanismo di “silenziamento genico”: disattivando una sequenza di RNA messaggero (mRNA) a livello della cellula del fegato, innesca una riduzione molto importante dei valori di colesterolo, facilitandone la captazione da parte degli epatociti e riducendo i livelli di LDL-C in circolo. I vantaggi di Inclirisan sono da ascrivere all’aumentata adesione del paziente alla terapia, che si somministra solo due volte l’anno, e ai minori effetti collaterali rispetto alle statine”.

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