“Anche a voi chiedo di non collaborare con il Vescovo, con i parroci: la collaborazione è un fatto impersonale e noi non abbiamo bisogno di questo. Da voi mi aspetto non collaborazione ma corresponsabilità”. Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, nel corso dell’incontro con le religiose della Diocesi con cui ha concluso i vari appuntamenti conoscitivi delle realtà che operano all’interno della Chiesa lametina, dopo che nei giorni scorsi ha anche avuto modo di visitare e conoscere le parrocchie di Platania, Cortale e San Giovanni Battista in occasione delle rispettive feste patronali.
“Sono convinto – ha aggiunto il Vescovo rivolgendosi alle presenti – che voi siete una potenza. E la mia non è piaggeria. Avete delle potenzialità poiché dove arrivate voi non riusciamo ad arrivare noi parroci. È una declinazione del vostro carisma, è l’identificazione della vostra immagine, del vostro servizio, con un’idea di Chiesa dal volto materno, che è attesa e se fosse possibile una vostra presenza in un settore nell’impegno pastorale diocesano sarebbe un grande slancio”.
Invito alla corresponsabilità anche rispetto al Piano pastorale che il Vescovo “deve lanciare” ma deve farlo “raccogliendo le indicazioni che giungono da tutti”. Questo perché “il collaboratore è un estraneo, è uno che viene da fuori, che ha delle competenze ed offre delle sue prestazioni in relazione a quelle sue competenze”, invece la “corresponsabilità” è altra cosa, è fare parte di un progetto, sentirsi protagonista dello stesso.
Un momento di conoscenza ma anche di confronto nel corso del quale monsignor Parisi, affiancato dal Vicario episcopale per la vita consacrata, don Aldo Figliuzzi, ha sottolineato, tra le altre cose, il ruolo che la figura della Suora riveste anche all’interno delle varie realtà in cui opera (parrocchie, scuola, ospedale, evangelizzazione) senza disdegnare il lato umano ed i rapporti interpersonali che, spesso, diventano legami importanti nelle vite di ciascuno.