“Uno degli impegni della nuova Amministrazione comunale sara’ redigere il nuovo Piano di Protezione civile, con la previsione rigorosa di tutte le varianti di intervento in base alla calamita’ e in base al livello del rischio”. Lo afferma il candidato sindaco di Catanzaro Valerio Donato. “Le finalita’ del Piano – prosegue – sono di evidente importanza. Anzitutto, per offrire alla comunita’ un concreto strumento per la salvaguardia, il controllo e l’intervento sul territorio, contribuendo a creare un’ autentica cultura della prevenzione, che deve contemplare la sensibilizzazione dei cittadini, facendo conoscere le norme di comportamento e le azioni necessarie in caso di calamita’, naturali e non. Il Comune e’ dotato di un Piano risalente al 2014 che dovra’ essere conformato ai recenti dettami normativi nazionali e regionali. Tenendo anche conto delle proprie specificita’, in coerenza con le previsioni del Servizio nazionale di Protezione Civile, e dei possibili interscambi all’interno dell’Ambito territoriale ottimale. Bisognera’ migliorare lo stato dell’arte, al fine di eseguire in maniera corretta le attivita’ fondamentali della Protezione Civile: previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione delle emergenze e loro superamento. Di particolare importanza, sara’ anche il coordinamento tra il Piano di Protezione Civile e la pianificazione territoriale, considerando, ovviamente, i relativi aspetti di competenza. L’obiettivo e’ definire ed assegnare, a seconda degli scenari di rischio, i vari compiti che dovranno essere svolti dalle Istituzioni o direttamente dai cittadini”.
“Molta attenzione, come chiede anche la normativa regionale (DGR 135/2015) – afferma Donato – va rivolta alle categorie piu’ deboli che, nei contesti emergenziali, presentano maggiori condizioni di vulnerabilita’. Tutto, avendo cura di ossequiare le recenti integrazione delle Linee Guida di aprile 2020 che illustrano le procedure operative in caso di calamita’ naturale. Gli scenari di rischio naturale o derivanti dall’attivita’ dell’uomo, sono da integrarsi con i rischi che possono manifestarsi su scala sovracomunale, pertanto andranno recepiti i relativi Piani regionali e/o nazionali. La piattaforma web regionale, sulla quale andranno caricati i diversi elaborati prodotti, dispone gia’ di una base di dati che potranno essere validate e fatte proprie nel relativo Piano di Protezione Civile. Considerata la normativa in materia, e specificamente la suddivisione del territorio calabrese in 48 contesti territoriali, il Comune di Catanzaro potrebbe decidere di procedere unilateralmente nel dare l’incarico per la redazione del Piano, oppure potrebbe consociarsi, in qualita’ di capofila, con uno o piu’ Comuni limitrofi al fine di procedere alla stesura di un Piano intercomunale. Considerato, poi, che le Linee Guida, di cui al DGR 611/2019, costituiscono un documento di particolare livello tecnico-scientifico, redatto da Regione Calabria in collaborazione con l’Universita’ degli Studi della Calabria, la redazione del Piano comunale dovra’ essere a cura di un gruppo interdisciplinare, i cui componenti siano dotati di specifica competenza e professionalita’ nel settore Protezione Civile e Geographic Information System (GIS)”.
“Oltre al Piano di Protezione Civile, che e’ solo lo strumento di gestione delle emergenze – conclude Donato – assumono rilievo le attivita’ di comunicazione tempestiva in caso di calamita’; il sistemi di trasporto (da assicurare con fuoristrada 4×4 e personale formato, con mezzi meccanici per condizioni di emergenza, con una sala operativa mobile da collocare nell’area colpita dalla calamita’) e l’informatizzazione del Piano su piattaforma web con intercomunicazioni attraverso applicazioni smartphone per uso interno e rivolta alla popolazione”.