''Why not'': nuovo giudizio per sei. Imputati anche Adamo e Morelli

toga sediaSono sei, tra esponenti politici e dirigenti, le persone rinviate a giudizio nell'inchiesta "Why not" dal giudice di Catanzaro Livio Sabatini. Nicola Adamo, Ennio Morrone, Franco Morelli e Dionisio Gallo, Giancarlo Franze', e il dirigente della Regione Calabria, Aldo Curto sono stati rimandati al processo che avrà inizio il prossimo 6 luglio.
I sei erano stati indagati e prosciolti già nel 2006 dal gup Abigail Mellace, in un'inchiesta avviata dall'allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris e poi affidata alla Procura generale di Catanzaro, che riguardava un presunto comitato d'affari politico affaristico che avrebbe illecitamente gestito i soldi destinati alla Calabria. Al termine dell'udienza preliminare il giudice Mellace scagionò i sei insieme ad altre undici persone, mentre furono ventisette gli imputati rinviati a giudizio. Ma il sostituto procuratore Massimo Lia presentò un ricorso alla Cassazione contro il proscioglimento dall'accusa di associazione per delinquere, che è stato accolto a luglio del 2011. La Cassazione ha annullato con rinvio il proscioglimento dei sei imputati accusati di associazione per delinquere e ora gli atti sono stati trasmessi a Sabatini, che ha disposto il rinvio a giudizio in attesa del processo del 6 luglio.