Graviano e le dichiarazioni su Berlusconi, gli investigatori cercano riscontri: perquisizioni da Rovigo a Palermo

gravianogiuseppe600La Direzione Investigativa antimafia di Firenze da questa mattina sta effettuando alcune perquisizioni a Palermo, Roma e Rovigo nell'ambito dell'inchiesta sui "mandanti occulti" delle stragi del '93, aperta dalla Procura di Firenze.

Le perquisizioni avrebbero riguardato una decina di persone, tutte incensurate e tutte non indagate. Tra loro figurerebbero il fratello, la sorella, le mogli e i figli di Giuseppe e Filippo Graviano e altri soggetti vicini alla famiglia. Scopo delle perquisizioni, secondo quanto appreso, la ricerca di eventuali riscontri alle dichiarazioni rese davanti alla corte di assise di Reggio Calabria (LEGGI QUI).

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Tra i perquisiti ci sarebbe anche la vedova del cugino dei Graviano, Salvo, morto anni fa: stando a quanto riferito da Giuseppe Graviano avrebbe tenuto lui una scrittura privata con i nomi dei finanziatori, tutte persone decedute, a cui sarebbero stati collegati i 20 miliardi di lire che il nonno del boss di Brancaccio avrebbe consegnato a Silvio Berlusconi per investirli nel campo immobiliare, come dichiarato da Giuseppe Graviano in aula a Reggio Calabria. Alle perquisizioni ha preso parte anche la polizia postale per la duplicazione di pc.

Le dichiarazioni di Graviano sono state definite prive di fondamento dall'avvocato Niccolò Ghedini, legale del Cavaliere: "Mai conosciuti i Graviano né alcun rapporto con loro".

L'inchiesta fiorentina è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo e dagli aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli ed è finalizzata a svelare i presunti mandanti occulti delle stragi.